Coronavirus Sardegna, parla ragazzo positivo: “Non sono mai andato in discoteca”

Tra i giovani romani positivi al Coronavirus di ritorno della Sardegna, uno ha voluto dire la sua. Sostiene di non essersi mai recato in discoteca, ma solo in spiaggia.

I medici del dipartimento Prevenzione dell’ASL Roma 4, impegnati nei test a Bracciano, dicono che la Sardegna è una catastrofe. La ricerca è per i giovani positivi che a Ferragosto erano nella discoteca Malaspina di Anguillara, dove si erano recati anche due contagiati, per risalire alla loro rete di contatti, familiari e luoghi frequentati.

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In moltissimi di ritorno dalla Sardegna sono in coda, soltanto ieri sono stati effettuati 238 tamponi, per un totale di 5 casi positivi legati al locale di Anguillara e altri 12 senza collegamenti alla festa. Non appena la ASL Roma 4 ha lanciato l’appello per i partecipanti della serata, è stata sommersa dalle richieste per effettuare i test. “Io ero in Sardegna ma non sono mai andato in discoteca, eppure mi sono ammalato lo stesso. Quel posto è una bomba“, questo il racconto di “Claudio“, uno dei ragazzi che ha effettuato il tempone nei giorni precedenti. Il giovane preferisce mantenere l’anonimato in quanto non vuole essere riconosciuto come “untore da movida“. Era pronto ad osservare le precauzioni necessarie per andare in Costa Smeralda, ma si è ritrovato “come una sardina sul traghetto“.

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Sardegna, moltissimi rischi per i giovani e le famiglie

C’erano file per salire sulla barca e poi stavamo tutti ammassati, non tutti portavano la mascherina, ce l’hanno fatta indossare in coda ma poi molti la toglievano a bordo“. Il giovane Claudio, un impiegato nel quartiere Parioli di Roma, avrebbe voluto godersi solo qualche giorno di relax in spiaggia, ma ora se ne pente. “Sono tornato tre giorni fa scoprendo che la Sardegna era l’epicentro del virus. Avevo qualche linea di febbre, ma i miei amici stavano bene. Sono stato quasi sempre in spiaggia, al massimo nei ristoranti, come potevo pensare di essermi preso il virus?“, ha raccontato. Il primo tampone al quale si è sottoposto è risultato positivo con sua grande sorpresa. “È stato uno choc, non ho idea di come possa averlo preso e questo non è rassicurante” e si dice preoccupato per i suoi familiari e il suo futuro lavorativo. Dovranno fare il test anche i suoi familiari e la fidanzata e per lui è già scattata la quarantena. “I miei datori di lavoro sono stati comprensivi, ma a saperlo non sarei mai partito. Indossavo la mascherina, sono stato attento ed ecco il risultato. Se non era sicuro dovevano bloccare i viaggi tra le regioni o isolare i luoghi a rischio“.

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