Discoteche chiuse | il Tar boccia il ricorso dei gestori

Arriva la sentenza da parte del Tar in merito al ricorso urgente presentato dai gestori dei locali contro le discoteche chiuse.

discoteche chiuse
No del Tar al ricorso contro le discoteche chiuse Foto dal web

Ancora discoteche chiuse in Italia. Il ricorso al Tar inoltrato dai rappresentanti di categoria avverso il provvedimento del Governo che ha disposto la chiusura dei locali in questione fino al prossimo 7 settembre ha avuto un esito negativo.

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La scelta si è resa necessaria da parte dell’Esecutivo Conte dal momento che nel nostro Paese ci sono stati molti episodi di irresponsabilità e diversi focolai sorti propri nei luoghi dove la movida si scatena sulla pista da ballo. Sui social è possibile assistere a diverse manifestazioni di noncuranza e di assoluta mancanza di rispetto delle regole, del resto. Il provvedimento riguardo alle discoteche chiuse risale al 16 agosto, su comunicazione urgente da parte del Ministero della Salute come mossa significativa per cercare di arginare la diffusione del virus. L’epidemia è ancora in corso e si cercherà in tutti i modi di contenerla e di impedire che raggiunga di nuovo la stessa portata della scorsa primavera, con migliaia di casi e centinaia e centinaia di morti registrati ogni giorno ai tempi.

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Discoteche chiuse, il Tar dice no al ricorso dei gestori di locali

E se non sarà possibile fare leva sul senso di responsabilità dei cittadini, allora verranno presi giocoforza dei provvedimenti impopolari. Esperti del settore medico, come il virologo Galli, hanno sottolineato come indossare la mascherina e mantenere il distanziamento sociale abbia fatto la differenza. Cosa che non accade praticamente mai nelle discoteche. Ed allora ecco giungere come soluzione estrema la chiusura fino al mese prossimo, per evitare assembramenti grazie ai quali la carica virale del Covid potrebbe assumere di nuovo una forza notevole. Ad inoltrare ricorso al Tar è stata Silb-Fipe-Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento da Ballo e di Spettacolo. L’associazione chiedeva la sospensione cautelare del provvedimento intrapreso dal Ministero della Salute. Il responso del Tar parla di ricorso che non può essere accolto in quanto non pienamente in linea con quello che è l’interesse pubblico alla tutela della salute nel contesto della grave epidemia in corso.

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