Rientro in Italia dall’estero agosto 2020: regole, tampone e Paesi a rischio

Tampone e isolamento fiduciario per chi rientra dalle vacanze all’estero. Quattro i Paesi a rischio per il rientro in Italia: Croazia, Grecia, Malta e Spagna

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Nuove regole per chi rientra dall’estero in Italia

Erano attesi i provvedimenti nazionali dopo l’impennata di casi positivi dovuti ai rientri dei vacanzieri dall’estero. E così da oggi 13 agosto scatta l’Ordinanza firmata dal Ministro della Salute Roberto Speranza che impone il tampone a tutti quelli che rientrano dai quattro Paesi europei attualmente più a rischio: Grecia, Spagna, Malta e Croazia.

Negli ultimi giorni sono stati sempre più numerosi i viaggiatori rientrati in Italia e risultati poi positivi al coronavirus. Una situazione allarmante che ha fatto risalire la curva epidemiologica portando a seri livelli di guardia. Le regioni in attesa di una mossa centrale hanno agito a livello locale, ma si aspettavano le regole nazionali dettate da Roma. Regole che sono arrivate ieri sera ed entrano in vigore da oggi. Una misura precauzionale indispensabile visto che sono migliaia gli italiani in vacanza all’estero che rientreranno in Italia nelle prossime settimane.

Rientro in Italia da Grecia, Spagna, Croazia e Malta: cosa fare nell’ordinanza di agosto 2020

L’Ordinanza firmata ieri del ministro della Salute Roberto Speranza prevede che chi ha soggiornato o ha anche solo transitato in Croazia, Grecia, Spagna e Malta nei 14 giorni precedenti il rientro in Italia deve obbligatoriamente sottoporsi al tampone per la ricerca del Sars-Cov-2. Dunque se siete in vacanza in uno di questi Paesi o anche soltanto ci transitate dovete seguire una procedura per rientrare in Italia a partire dal 13 agosto.
Ci sono tre modi per eseguire il test e poter avere l’accesso in Italia

  • test da effettuare prima della partenza per l’Italia (ma comunque non oltre le 72 ore precedenti)
  • test da eseguire in aeroporto, porto o stazione
  • test da effettuare entro 48 ore dall’arrivo in Italia

In ogni caso chiunque torni da Croazia, Malta, Grecia e Spagna deve comunicare il proprio rientro all’Asl territoriale di competenza. E nel caso insorgano sintomi compatibili con il Covid-19 bisogna darne immediata comunicazione all’ASL e sottoporsi obbligatoriamente all’isolamento.

Test all’estero prima del rientro

L’ordinanza prevede la possibilità che nelle 72 ore precedenti la partenza per l’Italia il viaggiatore si sottoponga al test molecolare o antigenico, ovvero il tampone. Ovviamente solo in caso di risultato negativo potrà imbarcarsi per l’Italia mostrando al personale addetto il risultato del test.

Tampone all’aeroporto o porto di arrivo

Altra opportunità: laddove è possibile è obbligatorio sottoporsi al test all’arrivo in aeroporto, al porto o nelle zone di confine. Ossia se l’aeroporto dove si atterra dispone dell’attrezzatura per eseguire il test, il tampone dovrà essere effettuato lì. Ci si recherà poi a casa usando mezzi propri e non pubblici in obbligo di isolamento fiduciario fino alla risposta del test.

Tampone in Italia

Nel caso dove si sbarchi non ci sia la possibilità di eseguire il test questo andrà fatto entro 48 ore dall’arrivo in Italia. Dal momento dell’arrivo al risultato del tampone si dovrà stare in isolamento fiduciario.

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