Coronavirus | Ricciardi si appella alla politica: “Le fake news hanno causato migliaia di morti”

Sul tema del Coronavirus si è espresso anche Walter Ricciardi, ex presidente dell’ISS, che mette in guardia nei confronti dei ‘negazionisti’ e delle fake news.

In molti si stanno chiedendo negli ultimi giorni se l’emergenza per il Coronavirus è ancora da considerare tale o se il virus abbia perso d’intensità. Questa domanda ha catturato l’attenzione dell’opinione pubblica da settimane e ha portato gli esperti a dividersi tra i cauti e gli “ottimisti“, considerati anche “negazionisti“.

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L’ex presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Walter Ricciardi, ora consulente del ministro Roberto Speranza, ha parlato chiaro: “Siamo ancora nella pandemia. Si parla di post Covid, ma in realtà siamo ancora in fase 1: la curva si è appiattita, ma non si è azzerata“, ha dichiarato. Ricciardi ha anche messo in guardia i politici dall’ascoltare i “negazionisti“: “Danneggiano quando la politica li prende in considerazione“, ha continuato facendo l’esempio di Donald Trump e Jair Bolsonaro. “Decidere credendo che il virus non c’è, che è stato creato in laboratorio, che li sconfigge con l’idrossiclorochina ha causato migliaia di morti nel mondo“. Secondo il consulente il problema di chi minimizza sui pericoli del contagio è quello di guardare all’epidemia da un punto di vista unico, che è solo quello clinico.

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Le raccomandazioni di Walter Ricciardi

Non si può considerare solo il fattore clinico, ma anche quello virologico, epidemiologico, di sanità pubblica“, ha riportato il consulente Walter Ricciardi. Dare ascolto ai “negazionisti” sarebbe pericoloso perché “talvolta l’opinione pubblica prende in considerazione voci isolate come se fossero verità rivelate e non punti di vista“. La politica dovrebbe avere il compito di allearsi con la scienza: “Quando succede si salvano vite, ma anche l’economia” Nel campo dell’economia, infatti, i “problemi maggiori li ha avuti chi ha ignorato la verità scientifica“. Inoltre, ha messo in guardia sulla riapertura degli istituti scolastici a settembre: “La scuola se gestita male può diventare fulcro di diffusione del virus. Bisogna essere scientificamente rigorosi e forti dal punto di vista dell’organizzazione” ed ha bocciato la decisione di eliminare il distanziamento sui treni. “Il distanziamento contribuisce alla sicurezza di questo mezzo di trasporto che così diventa insicuro“.

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