Stupratore seriale segue la sua vittima nel market, poi la violenta e uccide nel parco

Le riprese di una telecamera di sicurezza mostrano il momento in cui uno stupratore seriale segue la sua prossima vittima in un market.

Una serie di brutali crimini ai danni di giovani donne è stato scoperto grazie alle riprese di una telecamera a circuito chiuso di un market. In una delle registrazioni, infatti, si vede il momento in cui la vittima entra nello store per acquistare qualcosa ed il suo assassino la segue a breve distanza. L’uomo esce poco dopo che la sua vittima ha pagato la merce acquistata e si è allontanata in direzione del vicino parco. Le immagini risalgono al 2009 e ritraggono i momenti immediatamente precedenti all’aggressione sessuale e all’uccisione di Michelle Samaraweeera.

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Proprio il filmato, infatti, è stata una delle prove principali contro lo stupratore seriale che ha ucciso la ragazza 11 anni fa. Nelle scorse ore l’uomo, Aman Vyas, è stato incarcerato in seguito ad un processo a suo carico. Non solo un suo precedente datore di lavoro lo ha riconosciuto in quelle immagini, ma le tracce di DNA trovate sulla vittima sono corrispondenti a quelle lasciate dallo stesso in una bottiglia d’acqua lasciata sul posto di lavoro. Insomma le prove sembrano essere schiaccianti, adesso si attende che il giudice stabilisca la condanna.

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Il crimine che ha permesso di incastrare uno stupratore seriale

Le indagini sulla morte di Michelle sono state lunghe e complesse. La giovane, come detto sopra, è stata seguita dallo stupratore, il quale, una volta raggiunto il parco londinese, l’ha aggredita, ha abusato di lei e l’ha strangolata. Qualche passante intorno all’1:30 di quella notte ha avvertito le urla della donna, ma non ha chiamato la polizia. Gli agenti sono stati chiamati intorno alle 5, quando un uomo che stava portando a passeggio il cane ne ha trovato il cadavere.

Grazie all’interessamento di uno dei datori di lavoro dell’uomo, la polizia è riuscito a trovare una corrispondenza tra il DNA sulla donna e quello dell’uomo, il quale non era presente del database della polizia. Si è scoperto inoltre che lo stesso DNA era presente in altre due ragazze vittime di stupro e nei mesi successivi è stato collegato allo stupratore seriale un quarto caso. Fino allo scorso anno l’uomo è riuscito ad eludere la legge. Prima che lo identificassero, infatti, era tornato in India, il suo Paese d’origine. Il governo britannico ha ottenuto l’estradizione solamente nel 2019.

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