Torino, 80enne coltivava la marijuana del figlio: “Mi disse che era luppolo”

La poveretta curava con la massima attenzione la piantagione di marijuana del figlio convinta, come le aveva detto lui, che fosse luppolo per la birra. 

Inizialmente i poliziotti non credevano ai loro occhi: una rigogliosa e curatissima piantagione di marijuana nell’alloggio di un’arzilla 80enne. La quale, quando sono arrivati gli agenti, li ha invitati come nulla fosse a entrare in casa. C’è voluto poco però per scoprire la verità. L’anziana badava alle piantine del figlio pensando servissero, come le aveva detto lui, alla produzione di birra. E le innaffiava con tanta costanza e precisione che avevano raggiunto l’altezza di un metro e mezzo.

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La piantagione di marijuana in casa dell’ignara anziana

E’ così che i poliziotti della Squadra volante, intervenuti dopo una segnalazione, hanno scoperto una coltivazione di marijuana in un condominio del quartiere Santa Rita a Torino. Le piantine erano state portate lì due settimane prima dal figlio dell’anziana, cui era stato detto che si trattava di luppolo. Quelle più basse avevano raggiunto l’altezza di 130 centimetri, altre erano arrivate anche un metro e mezzo.

Quando poi gli agenti sono andati a casa del figlio, nel quartiere Mirafiori, presente anche la moglie, hanno trovato altre 18 piante, una lampada per la coltivazione al chiuso e diversi semi, oltre a proiettili di diverso calibro inesplosi che hanno fatto scattare una denuncia per detenzione abusiva di armi. I due, 49 anni lui e 28 lei, sono quindi stati arrestati per detenzione e coltivazione delle piante di marijuana.

EDS

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