Scuola | via al 14 settembre | i provvedimenti al vaglio del Ministero

La scuola dovrebbe ripartire il prossimo 14 settembre in presenza, ma la didattica a distanza non sparirà. Come si sta muovendo il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, per la sicurezza degli studenti.

scuola provvedimenti
Il 14 settembre via alla scuola ma vige ancora incertezza sulla sicurezza Foto dal web

Sono ancora poche le certezze riguardo alla scuola ed al prossimo anno. Mentre c’è un generale assenso sulla scelta del 14 settembre come data per il via dell’annata 2020/2021, vige ancora una spessa coltre di dubbi in merito a quelle che saranno le misure anti contagio da applicare in classe.

LEGGI ANCHE –> Vittorio Sgarbi choc: ““Mascherine in classe? Una presa per il c***”

Si va nel frattempo anche verso un utilizzo della didattica da casa, utilizzata nel periodo della quarantena con un generale profitto. Tale pratica verrà probabilmente adottata part-time. Ed a metterla in pratica saranno in particolar modo gli istituti superiori ed i licei. Per una scuola il più possibile sicura ed efficiente si sta pensando anche a delle turnazioni, con le classi divise in due gruppi. Una metà dovrebbe frequentare in presenza ed un’altra da casa, a settimane alterne, nonostante il Ministero dell’Istruzione stesso si mostri dubbioso su tale eventualità. In tal caso comunque occorrerebbe garantire, da parte del corpo docenti, uniformità e sincronia nel far seguire il programma. Ridotte anche le ore di lezioni per quanto riguarda la didattica a distanza.

Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI

LEGGI ANCHE –> Scuole, giusto riaprire? Il parere dell’infettivologo: “Più benefici che rischi”

Scuola, introdotta soglia minima per la didattica a distanza

Il Ministero smentisce poi che ogni sessione sarà di 45′, anche se verranno introdotte delle pause oltre alla possibilità di interrogare anche chi segue da casa. Inoltre sarà necessario da parte degli insegnanti il dovere apprendere quanto richiesto per stare al passo con la tecnologia. Il Ministero dell’Istruzione sta approntando anche un piano b qualora l’Italia dovesse andare incontro ad un nuovo lockdown come quello che ha colpito l’intero Paese a marzo ed aprile scorsi. In tal caso la didattica a distanza prevederebbe un quorum minimo di 20 ore a settimana per le scuole superiori e di 15 per le scuole elementari (10 per le prime classi). Non ancora nota la soglia minima per quanto riguarda le medie, che però dovrebbero seguire una indicazione molto simile.

LEGGI ANCHE –> Virus, coro di polemiche contro i banchi con rotelle

Impostazioni privacy