Dopo la pubblicazione di un articolo in cui si dice che le foto sui social sarebbero non professionali, molte giovani dottoresse si sono messe a “nudo” in segno di protesta.
Giudicare professionalmente una persona per quelle che sono le sue abitudini nella vita privata o per quelle che sono le sue convinzioni è un malcostume che va superato. Questo è il messaggio che tante giovani dottoresse hanno voluto mandare partecipando alla protesta #Medbikini su Instagram. L’azione di protesta a colpi di costumi e foto sensuali in spiaggia è iniziata quando è stato pubblicato un articolo riguardante medici e social sul ‘Journal of Vascular Surgery‘.
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In questo si sosteneva che i medici, soprattutto i giovani, dovevano limitare al massimo le pubblicazioni sui social network. Inoltre veniva aggiunto che era meglio evitare le foto estremamente personali o quelle che mostrano giornate a mare o in piscina. Il motivo di tale suggerimento è legato alla percezione che hanno i pazienti nel vedere simili scatti. Secondo l’articolo, infatti, mostrarsi in costume – dato che sui social le foto sono permanenti – sarebbe sintomi di mancanza di professionalità.
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Niente social per i medici, le dottoresse si mettono a “nudo” per protesta
Il contenuto dell’articolo è controverso e in poco tempo molte dottoresse criticano la presunta necessità di non mostrare il proprio corpo. Le dottoresse sottolineano che la vita privata è separata da quella professionale e le competenze in ambito medico non diminuiscono perché si postano sui social immagini in costume. Per questo è stata creata la pagina ‘#Medbiki’, in cui migliaia di dottoresse e dottori hanno voluto postare scatti in costume o in abiti civili.