Coronavirus, bufera sui migranti positivi in Basilicata: “Italia in pericolo”

36 migranti ospiti in un centro d’accoglienza in Basilicata sono risultati positivi al Coronavirus. Secondo il leader leghista Matteo Salvini, il governo sta mettendo a repentaglio il paese.  

Sono ben 36 i migranti risultati positivi al Coronavirus in Basilicata: 26 a Potenza e 10 nella provincia di Matera. A confermarlo è la Task force regionale sulla base dell’esito dei tamponi effettuati sui 40 ospiti di un centro di accoglienza tra Potenza e Matera, trasferiti nei giorni scorsi dalla Sicilia. I soggetti sono stati posti in isolamento, mentre è subito divampata una polemica politica.

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Un nuovo fronte nell’emergenza Coronavirus

I test sulla positività al Coronavirus hanno riguardato un gruppo di 50 persone, tutte di sesso maschile, proveniente dal Bangladesh e arrivato in pullman a Potenza nella notte del 15 luglio scorso. I migranti erano sbarcati a Lampedusa l’11 luglio dalla Libia e subito dopo trasferiti ad Agrigento, per poi partire alla volta del capoluogo lucano e, appena arrivati, essere accolti in un due diverse strutture. Nel primo gruppo (10 migranti) in tre sono risultati positivi, mentre nel secondo (gli altri 40 ospiti) ben 23. Per quanto riguarda la provincia di Matera, invece, sono stati effettuati tamponi su un gruppo di 12 migranti sempre del Bangladesh, e di questi 10 sono risultati positivi.

“Questo governo mette in pericolo l’Italia” ha tuonato il leader della Lega, Matteo Salvini, riferendosi alla vicenda dei migranti positivi al Coronavirus. “La Basilicata – ha aggiunto – non è più una regione ‘Covid free’: grazie a questo governo, ben 23 immigrati trasferiti nei centri di accoglienza sono risultati positivi. Italiani in quarantena per mesi, clandestini infetti liberi di sbarcare”.

Il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi, invece, chiede “con forza al Governo di intervenire per monitorare i flussi che stanno avvenendo nel Sud Italia di persone arrivate nel nostro Paese senza adeguati controlli sanitari”, precisando che “non vogliamo che tutti gli sforzi dei lucani di questi mesi, che ci hanno portato a essere la prima regione ‘Covid free’ d’Italia, siano vanificati da test sierologici evidentemente inefficaci. Bloccare spostamenti a rischio, monitorare la situazione, effettuare tamponi in tutte le zone a rischio e presidiare il territorio”. Invocando “vigilanza al massimo e tolleranza zero», Bardi ha rimarcato che “la priorità del governo deve essere quella di tutelare la salute, non di allargare le maglie senza garantire controlli adeguati. Bisogna dare alle Regioni strumenti necessari per tutelare le comunità locali”.

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