Nell’ultima intervista concessa prima di morire tragicamente in un lago, Naya Rivera aveva fatto un piccolo bilancio della sua vita. Ecco le parole della star di Glee.
La morte di Naya Rivera è ormai stata purtroppo confermata. L’attrice 33enne è annegata nel Lago Piru, in California, dopo aver portato in salvo sulla barca il figlio Josey, di 4 anni, senza riuscire a risalire. Era scomparsa dall’8 luglio ed è stata ripescata dai sommozzatori poche ora fa, nel settimo anniversario esatto – fatale coincidenza – dalla morte per overdose di accidentale dell’amico Cory Monteith. Ecco cosa disse la star di Glee nel 2013 in Italia, ospite del Festival per ragazzi di Giffoni.
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Il messaggio di Naya Rivera ai giovani
Naya Rivera amava dell’Italia “il Bellini, la moda di Roberto Cavalli, il mare vicino a Capri… insomma tutto!”. E si definiva, lontana dai riflettori. “una casalinga, una tipa tranquilla che cucina e che vorrebbe conoscere la ricetta per la pasta fatta a mano”. Sul piano professionale, invece, voleva “seguire le orme degli artisti che stimo, come Ricky Martin, Sarah Jessica Parker e Gwyneth Paltrow. Passo ore a guardare come si muovono, come cantano o recitano e cerco di migliorare rubando i loro segreti”.
Naya Rivera sperava poi che la serie cult Glee insegnasse qualcosa di molto importante ai giovani: “Vedendo me su quel palco spero che capiscano che se ce la posso fare io allora ci possono riuscire anche loro, davvero possono fare tutto e inseguire i propri sogni. Nonostante i milioni di ‘no’ che ricevono e che io ho ricevuto”. Infatti “quando ho iniziato era molto più difficile e raro trovare un protagonista che non fosse caucasico. Invece non dovresti essere giudicato per l’etnia, ma sono per il talento. E io sono fortunata ad esserci riuscita”.
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EDS
