Scuola, tra i banchi con il “metro statico” possono entrare più alunni

Il ministero è in attesa dell’approvazione del metro statico per sfruttare al meglio lo spazio nelle scuole. Si attende l’approvazione del Cts, poi arriverà la firma.

Il ministero dell’Istruzione sta attendendo, per la riapertura a settembre, la benedizione del Comitato tecnico scientifico per l’accettazione del metro statico. Il parere definitivo dovrà ottenere la firma dal ministro della Salute Roberto Speranza. Ma di cosa tratta questo nuovo provvedimento per l’esattezza?

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Il metro statico è misurato bocca a bocca, come se i soggetti coinvolti fossero sempre fermi, mentre il metro dinamico considera i movimenti degli studenti e, pertanto, utilizza un raggio d’azione più ampio. Il primo metodo permetterebbe ai banchi di essere più vicini, e quindi di sfruttare meglio gli spazi, mentre il secondo obbliga a un distanziamento maggiore, perché tiene conto degli studenti tra i banchi, portando anche all’aumento delle problematiche per i dirigenti scolastici, che dovranno tenere conto delle misurazioni e del contingentamento degli alunni. Il ministero preferisce il metro statico, poiché buona parte delle aule già risulterebbero adeguate ad ospitare la maggior parte degli alunni in una classe e, di conseguenza, non spetterà ai dirigenti inventare nuovi spazi.

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Considerare il metro quadro nelle scuole

Il Comitato tecnico scientifico, inoltre, è deciso a un ammorbidire le prescrizioni previste finora: ossia vuole prendere in considerazione la mascherina non più solo in aggiunta, ma anche come alternativa al metro di sicurezza in tutte quelle situazioni (statiche o dinamiche) dove la distanza di sicurezza non può essere garantita. Questa sarebbe una soluzione decisamente pragmatica, simile a quella che ha concesso la riapertura delle scuole a giugno in Francia, dove il tabù del metro di distanza è stato sacrificato. I sindacati vorrebbero come metro di misurazione il metro quadrato, sostenendo la necessità di mantenere 1,84 mq per gli studenti di infanzia e primaria e 1,96 mq per la secondaria. Con circa due metri quadri, significherebbe far entrare solo 12 o 13 persone in ogni aula.

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