Marco Vannini storia | le ultime parole chiare | ‘Portami il telefono’

Vicenda Marco Vannini storia, il giovane ucciso nel maggio 2015 avrebbe esclamato delle parole mai risultate chiare, fino ad oggi. Ci hanno lavorato esperti.

Marco Vannini storia
Vicenda Marco Vannini storia Foto dal web

In merito a Marco Vannini, la storia di quanto successo tra il 17 ed il 18 maggio 2015 presenta ancora dei punti non chiari. Quel che è certo è che il ragazzo morì a causa di un colpo di arma da fuoco esploso nella casa di Antonio Ciontoli, a Ladispoli, in provincia di Roma.

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E che l’ex agente dei servizi segreti e tutti i suoi familiari ritardarono i soccorsi. Un aspetto, quest’ultimo, che a detta di diversi esperti ha avuto un peso specifico enorme in negativo. “Con un intervento tempestivo, Marco si sarebbe potuto salvare”, è stato detto più volte. Ci sono delle intercettazioni telefoniche nelle quali si sente il giovane parlare, in preda ad un atroce dolore. E le sue parole non erano mai risultate chiare fino ad ora. A seguito di una nuova perizia mostrata da ‘Chi l’ha Visto’ e che ha annoverato tra i suoi autori anche un tecnico del suolo che ha vinto il Premio Oscar, emergono ora delle frasi che non erano state ascoltate in passato. Autore di questa perizia è un team statunitense che annovera tra le sue fila per l’appunto anche l’Oscar Lee Orloff.

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Marco Vannini storia, le sue ultime parole

Si sentirebbe Marco Vannini dire: “Portami il telefono”. Cosa che in tutta questa storia non era mai emersa. Intanto è partito anche il processo di appello bis, a conclusione del quale la famiglia del ragazzo ucciso si augura che le pene possano essere ben più severe rispetto a quelle del primo procedimento. In tale circostanza era stato emessa una pena a 5 anni di carcere per Ciontoli, a fronte dei 14 inizialmente richiesti. E di 3 per la moglie ed i loro due figli (tra i quali la fidanzata di Vannini, n.d.r.) per favoreggiamento.

Emergerebbe la presenza di altre persone

L’audio ora ripulito mostrerebbe anche due voci di maschio che ‘Chi l’ha Visto’ reputa “non riconducibili a coloro che erano nella villetta dei Ciontoli quando avvenne la drammatica circostanza”. Uno degli uomini avrebbe detto “Non si muove”, intanto Federico Ciontoli, figlio di Antonio, chiamava per avere una ambulanza. Si apprende che gli statunitensi autori della perizia abbiano offerto la loro opera a titolo gratuito. Interessandosi a questo caso dopo averle appreso dalla televisione.

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