Carlo Verdone, il ricordo di Ennio Morricone: “Quando Leone mi portò da lui”

Carlo Verdone ha ricordato il grande musicista Ennio Morricone, scomparso oggi, che firmò le colonne sonore dei suoi primi film, “Un sacco bello” e “Bianco, rosso e Verdone”. 

Sergio Leone è stato un amico di infanzia e compagno di scuola del compianto maestro Ennio Morricone, e fu anche colui che scoprì il talento cinematografico di Carlo Verdone portando al cinema, con “Un sacco bello“, un comico brillante. “Devo tutto a Sergio, eravamo sul set, pronti a dare il via al film e a un certo puunto mi dice: ‘Mi accompagni un attimo? Dobbiamo uscire‘”, ha ricordato Verdone in un’intervista. Secondo Sergio Leone mancava un elemento per il nuovo film di Carlo Verdone e lo portò davanti alla casa di Ennio Morricone, il top del top.

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Iniziò così, devo tutto a Sergio Leone“, ha dichiarato Carlo Verdone. “Sono due ottimi film, ma la poesia è stata esaltata da un grande compositore, da un grande arrangiatore, da un grande musicista, che ha capito l’ironia ma soprattutto la malinconia di quei due film e ci ha lavorato con delicatezza e sapienza. Era un uomo assolutamente eclettico“, per Verdone l’eclettismo di Morricone deriva dagli studi con Goffredo Petrassi, grande compositore di musica contemporanea. Ad unirlo all’amico Sergio Leone, secondo Carlo, è “il connubio romanissimo che ha permesso a entrambi di esplodere. Non si può pensare uno senza l’altro, due anime che dovevano stare insieme“.

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Il ricordo di Carlo Verdone per il grande maestro Ennio Morricone

Tra Carlo VerdoneEnnio Morricone c’era una grande passione in comune: la Roma. Direi amore sconfinato. Lui è stato anche un calciatore, me lo ha raccontato di recente: lo chiamavano il pistolero. Poi si è messo a suonare al tromba è entrato in un circolo colto di musicisti che hanno capito che he aveva talento naturale“. Dopo le due colonne sonore, però, i due non hanno più collaborato e l’attore e regista romano ha spiegato il perché: “Si arrabbiava con me: “Non mi hai più chiamato, ma ti pare?”, scherzava. “È che costi un sacco di soldi”, replicavo. Avrei voluto, ma i produttori mi dicevano il budget è quello, non possiamo permettercelo. Ma no, gli spiegavo, è un amico“. Verdone ha concluso sostenendo come gli faccia piacere che l’omaggio e l’affetto per Morricone rimbalzi da tutto il mondo. “Le sue musiche restano nell’anima, tutte diverse ma in comune, sempre, l’inno alla vita e alla bellezza“.

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