Andrea Crisanti: “I focolai saranno anche più frequenti in ottobre e novembre”

Il virologo di microbiologia all’Università di Padova, Andrea Crisanti, ha dato la sua opinione riguardo la nuova crescita dei contagi e delle misure di contenimento da adottare.

Andrea Crisanti, il virologo ordinario di microbiologia all’Università di Padova, ha parlato con Sky TG24 del nuovo focolaio e della risalita dell’indice Rt (quadruplicato). Secondo Crisanti “non si può pretendere che sessanta milioni di italiani costantemente, ogni giorno, si adeguino a misure virtuose“.

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Il virologo ha sottolineato l’importanza di dire la verità ai cittadini: “Se si racconta che il virus è sparito le persone abbasseranno l’attenzione“, ha rivelato in una recente intervista. “La cosa più importante è dare messaggi chiari agli italiani senza dire bugie. Bisogna dire che il rischio c’è, che non siamo in una bolla e che i comportamenti di distanziamento sociale e l’uso delle mascherine non devono essere abbandonati“. Andrea Crisanti è l’ideatore del cosiddetto “modello veneto” e dei tamponi mirati a Vò Euganeo. Inoltre, ha ribadito l’importanza di non confondere le idee delle persone con messaggi contraddittori: “Prima gli hanno detto che il virus era morto, poi che la mascherina non serviva, poi di nuovo che invece è fondamentale. Se fossi un diciassettenne che vuole stare con la ragazza penserei che gli adulti sono degli idioti“.

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Andrea Crisanti: “Ci saranno focolai anche più frequenti”

Per Andrea Crisanti, virologo dell’Università di Padova, è possibile che qualcuno si sbagli, che possa sottovalutare o interpretare male dei messaggi non coerenti o poco chiari come ci sono stati in questi giorni. “Non si possono mettere in coercizione sessanta milioni di italiani. Bisogno accettare il fatto che in questa situazione i focolai scoppieranno e saranno anche più frequenti in ottobre e novembre“.

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