Saranno Famosi, che fine ha fatto Marianna Scarci?

Vi ricordate di Marianna Scarci? La ballerina ha partecipato alla prima edizione di Saranno Famosi. Ecco cosa fa oggi.

Era il lontano 2001 e a quei tempi Amici di Maria De Filippi si chiamava ancora Saranno Famosi. Lei, Marianna Scarci, è stata battuta in finale da Dennis Fantina. Ballerina di danza moderna, Marianna, dopo essersi classificata seconda al talent, ha fatto parte del corpo di ballo di Buona domenica per circa 4 anni. Oggi, Marianna è sposata ed ha due splendide bambine, Mia e Sophia avute dallo storico compagno Mirko con cui stava già al tempo di Saranno famosi. Oggi vive in Puglia ed è molto conosciuta e stimata. Di professione fa la make up artist, ma continua con la danza anche se in maniera non professionale.

Problemi con la giustizia

Di Marianna se n’è parlato qualche tempo fa a causa di qualche problemino con la giustizia. Nel 2011, Marianna Scarci è finita in tribunale con l’accusa di fittizia intestazione di beni nell’ambito di un’operazione dell’antimafia. L’ex concorrente del talent di Maria De Filippi, inizialmente condannata, è stata poi assolta nel corso del processo d’Appello. La Scarci era rimasta coinvolta nell’operazione “Octopus” ed era stata condannata a 22 mesi di carcere in primo grado per l’intestazione fittizia dello “Squalo beach”, uno stabilimento balneare di Scanzano Jonico, in provincia di Matera. Nel 2011, la struttura balneare era stata sequestrata dalla magistratura nel corso di un blitz e di indagini che avevano portato all’arresto di 11 persone. Lo stabilimento era stato poi affidato a “Libera”, l’associazione antimafia. Marianna Scarci era stata dunque accusata di reato mafioso e condannata in primo grado.

Sentenza poi ribaltata dalla Corte d’Appello, che ha assolto la ballerina di Amici e altre persone vicine a lei. Lo Squalo Beach era stato sequestrato perché, secondo le indagini, era intestato e amministrato dalla Scarci, ma di fatto a capo dello stabilimento c’erano i Andrea, Giuseppe e Francesco Scarci, considerato il capo dell’organizzazione. Anche se l’accusa mafiosa per moltissime persone coinvolte è caduta, restano i reati legati alla detenzione illegale di armi e di esplosivi, all’usura, all’estorsione, alla concorrenza con minaccia e alla pesca di frodo con l’uso degli esplosivi.

 

Chiara Feleppa

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