Michael Jackson, l’ex guardia del corpo svela la verità sulla stanza segreta per i bimbi

L’ex guardia del corpo di Michael Jackson ha svelato la verità sulla tanto vociferata “Stanza segreta per bimbi” di cui si parla da anni.

La morte di Michael Jackson è stata accompagnata dal dolore di milioni di fan, ma anche dalle critiche e dalle insistenti voci infamanti sulla presunta pedofilia del cantante americano. Tali voci si basavano sulle accuse mosse al “Re del Pop” quando era ancora in vita, per le quali era anche stato sotto processo ad inizio anni ’00. Ad alimentarle sono state poi le numerose accuse postume alle quali ha risposto la famiglia grazie alla propria squadra di legali.

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Lo scorso anno, inoltre, il documentario HBO ‘Leaving Neverland: Michael Jackson and me‘ ha sollevato nuovi dubbi sul cantante. In questo viene raccolta la testimonianza di alcuni uomini che hanno sostenuto di essere stati molestati dall’artista quando erano bambini. Anche in questo caso i legali della famiglia Jackson hanno smentito le accuse, spiegando come quelle testimonianze fossero state dirette ad infangare la sua memoria e ad ottenere denaro. Per questo è stata presentata all’emittente televisiva una richiesta di danni di 100 milioni di dollari.

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Michael Jackson, la verità sulla stanza segreta per i bimbi

Nel documentario si parla anche di una stanza segreta che Michael avrebbe fatto costruire in casa per portarci i bambini. Di questo ha parlato durante un’intervista rilasciata al ‘The Scott McGlynn show‘, l’ex guardia del corpo Matt Fiddes. L’uomo, che adesso fa l’imprenditore e il consulente per le star, ha dichiarato: “Ci provano e dicono che lui ha costruito una stanza segreta per i bambini, ma la stanza si trovava lì quando ha comprato la casa”.

L’ex bodyguard poi spiega di cosa si trattava: “Si tratta di una panic room. Il ragazzo era un multi miliardario ed è assolutamente normale che l’avesse… tu spingi una porta e trovi materiale con il quale passare il tempo per un paio di giorni finché il problema non è risolto”. Infine svela: “Moltissime volte delle persone si paracadutavano dentro (la villa di Michael), così gli allarmi venivano spenti e i bodyguard dicevano a Michael di andare dentro la stanza”.

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