Londra, condannata all’ergastolo l’aspirante attentatrice di St. Paul

Michelle Ramsden, 36enne britannica fanatica simpatizzante dell’Isis, convertita all’Islam con il nome di Safiyya Amira Shaikh, passerà il resto dei suoi giorni in carcere. 

Condannata all’ergastolo, ma con diritto alla libertà condizionata dopo 14 anni di reclusione, per Michelle Ramsden, la 37enne britannica fanatica simpatizzante dell’Isis, convertita all’Islam con il nome di Safiyya Amira Shaikh. La donna era stata arrestata l’anno scorso dopo aver rivelato in una chat online a un agente di polizia sotto copertura il desiderio di compiere attentati sanguinosi in chiese e hotel di Londra, e in particolare di colpire un luogo-simbolo come la cattedrale di St. Paul.

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Il folle piano dell’attentatrice di St. Paul

La 37enne, originaria del Middlesex inglese, lo scorso febbraio di fronte alla Corte londinese di Old Bailey si era dichiarata colpevole di aver pianificato attacchi terroristici contro obiettivi come la cattedrale anglicana di St. Paul o un albergo, oltre che di aver diffuso sul web materiale di propaganda jihadista e preparato, prima del suo arresto, una sorta di giuramento di fedeltà al cosiddetto Stato Islamico.

Secondo l’accusa, l’aspirante attentatrice aveva rivendicato su Telegram di voler “uccidere fino alla morte, uccidere tanto”; e di ambire a trasformare davvero le sue “minacce in realtà”, pianificando in particolare di colpire una chiesa “a Natale o a Pasqua”, ovvero quando “c’è più gente”. “Voglio morire” ha più volte ripetuto. Nessun segno di rimorso o pentimento da parte sua. Almeno finora.

EDS

 

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