Negozio aperto durante il lockdown, padre e figlio massacrati dalla polizia

Un’acceso movimento di rivolta si è scatenato nelle ultime ore in India, dopo che un commerciante e suo figlio sono stati torturati fino alla morte da agenti della polizia.

L’India si è sollevata in rivolta nelle ultime ore, dopo che un commerciante e suo figlio sono stati torturati e picchiati fino alla morta all’interno di un commissariato di polizia. I due uomini erano stati portati lì dopo essere stati arrestati, con l’accusa di non aver rispettato le rigide regole del lockdown e aver continuato a gestire la propria attività nel negozio rimasto aperto. Padre e figlio sono morti in ospedale a seguito delle lunghe e dolorose torture inflitte presumibilmente dagli agenti. L’accaduto ha scatenato forti movimenti di protesta in tutto il Paese.

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India, padre e figlio massacrati della polizia | Il paese in rivolta

I media locali raccontano che padre e figlio sono stati arrestati dopo che gli agenti hanno scoperto che il negozio era rimasto aperto nonostante il lockdown obbligatorio. La famiglia delle vittime ha raccontato che l’uomo e suo figlio sono stati umiliati, picchiati e torturati fino alla morte. Il Governo ha sospeso immediatamente i due agenti dal carico, e adesso si sta occupando di indagare sull’accaduto. Ha inoltre offerto circa 13mila euro di risarcimento alla famiglia, ma il gesto non ha fatto altro che alimentare la polemica, a cui si sono aggiunti anche personaggi pubblici importanti. L’associazione indiana Tamil Nadu Traders ha dichiarato che mercoledì tutti i negozi dello Stato resteranno chiusi in segno di lutto. Nel frattempo la magistratura attende i risultati dell’autopsia, per poter verificare la causa della morte dei due uomini.

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