Sissy Trovato Mazza | la detenuta | “Uccisa per droga e sesso in carcere”

Parla una detenuta sul caso delittuoso di Sissy Trovato Mazza. “L’ha ammazzata una sua collega perché lei aveva denunciato delle cose”.

Sissy Trovato Mazza
Caso Sissy Trovato Mazza la testimianza di una detenuta Foto dal web

Il caso di Sissy Trovato Mazza presenta ancora troppe domande senza risposta. L’ultima congettura fatta proviene da una detenuta del carcere femminile della giudecca, a Venezia, dove la 30enne calabrese lavorava dal 2011. Detenuta che riferisce di un giro di droga e di rapporti carnali che avvenivano nel carcere.

LEGGI ANCHE –> Delitto Trovato Mazza, la poliziotta “morta perché denunciò abusi in carcere”

La poliziotta avrebbe denunciato tutto e questo le sarebbe costata la vita, con una sua collega che le avrebbe sparato a bruciapelo alla testa in ascensore, nell’ospedale di Venezia. Il fatto risale al 1° novembre 2016, con Sissy Trovato Mazza che morì dopo due anni di coma. La Procura aveva bollato il caso come suicidio, per poi accogliere la deposizione della detenuta. Questa dichiara di avere raccolto delle confidenze da parte della guardia penitenziaria poi morta. “Sapeva che c’erano dei rapporti carnali tra agenti e detenute ed uno spaccio di droga in carcere. Sono stati i vertici stessi del carcere ad ordinare ad una loro guardia di eliminare Sissy, che era diventata una figura scomoda”.

Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI

LEGGI ANCHE –> Delitto Trovato Mazza, svolta l’autopsia: i dubbi sulla morte sono tanti

Sissy Trovato Mazza, la decisione cruciale verso fine luglio

Queste parole però hanno fatto si che la testimone ricevesse un avviso di garanzia. Presto verrà sottoposta a processo per chiarire alcuni aspetti. Su tutti il perché tali parole da parte sua siano giunte a diversi anni di distanza da quanto Sissy rimase ferita. Sempre la detenuta racconta che colei che sparò alla Trovato l’avrebbe implorata in ginocchio di non parlare. “A gennaio 2020 ci siamo parlate e la poliziotta è scoppiata a piangere”, sostiene la detenuta. Ora il prossimo 23 luglio ci sarà una nuova decisione tra se scegliere di proseguire con le indagini oppure archiviare di nuovo tutto. La famiglia della 28enne morta spera che non finisca tutto così. Ed è intenzionata a lottare per fare emergere la verità.

LEGGI ANCHE –> Trovato Mazza, “Festini tra le agenti e detenute ubriache in carcere”

Impostazioni privacy