Petizione per cancellare “Split” da Netflix: ecco le accuse

Il thriller psicologico “Split” rischia di dare un’idea sbagliata di chi soffre di disturbo dissociativo della personalità, sostengono i fautori di una petizione per rimuoverlo da Netflix.

Sono già oltre 1.500 le firme raccolte su Change.org per richiedere la cancellazione da Netflix di “Split”, un film del 2016 diretto da M. Night Shyamalan e liberamente ispirato alla figura di Billy Milligan, criminale statunitense affetto da disturbo dissociativo dell’identità (interpretato da James McAvoy). Il motivo? Il modo in cui viene trattata la tematica del Disturbo Dissociativo dell’Identità, una vera e propria malattia che comporta gravi conseguenze. L’obiettivo è arrivare a 2.500 firme.

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Perché Split va tolto dalla programmazione

In “Split” il protagonista affetto da disturbo dissociativo dell’identità viene ritratto come un predatore: da qui l’accusa e la richiesta di cancellazione da Netflix. Il film, infatti, darebbe un’interpretazione distorta di questa patologia, suggerendo che chi ne soffre sia in grado di vivere una vera e propria metamorfosi fisica e sia più incline alla violenza, dunque in qualche modo pericoloso per gli altri. In realtà succede l’esatto contrario: i soggetti affetti da disturbo dissociativo dell’identità, come ogni altra persona che soffre di disturbi mentali, sono più spesso vittime che carnefici.

Produzioni come “Split”, si legge nella petizione, creano uno stigma attorno a chi soffre di questo e di altri disturbi mentali, alimentano il pregiudizio e rischiano di costringere le persone a nascondersi e non parlare delle loro esperienze né delle patologie di cui soffrono, per il timore di spaventare gli altri e di essere emarginate. A lanciare la petizione sono stati proprio coloro che lottano da una vita contro i disturbi dissociativi della personalità: “Dobbiamo decidere dove tracciare la linea dell’intrattenimento – spiegano -, e tenere in considerazione i gruppi di minoranza ampiamente sottorappresentati, che lottano per essere visti, è un buon punto di partenza”.

EDS

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