Delitto di Garlasco, chi è davvero Alberto Stasi e perché ha ucciso Chiara

Delitto di Garlasco, chi è davvero Alberto Stasi e perché ha ucciso Chiara. Tutto quello che c’è da sapere su l’uomo che è stato condannato per uno dei casi più noti della cronaca nera degli ultimi anni.
Delitto di Garlasco

E’ stato condannato a scontare 16 anni di pena per aver ucciso quella che allora era la sua fidanzata, Chiara Poggi. Cosa racconta la sua vita prima di commettere il delitto che lo renderà noto alle pagine di cronaca nera?

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Delitto di Garlasco, chi è Alberto Stasi e i motivi che lo hanno condotto ad uccidere Chiara Poggi

Prima di commettere l’omicidio che cambiò per sempre il corso della sua esistenza e che lo rese noto alle pagine della cronaca nera, Stasi era uno studente di Economia della Bocconi. Nato da una famiglia comune, padre imprenditore nella zona di Pavia, Alberto è figlio unico ed incontrò Chiara nel 2005.

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I due giovani sembravano molto affiatati, tanto che quando Chiara venne trovata senza vita, il 13 agosto del 2007, la madre non esitò a prendere le difese di Alberto. Fu lui a chiamare i soccorsi del 118, dopo aver sostenuto di aver trovato il corpo senza vita della ragazza 26enne. Subito dopo la laurea di quest’ultimo in Economia e Commercio però sul computer del ragazzo venne trovato materiale pedopornografico, assieme ad alcuni video hard. Fu l’inizio del percorso che condusse Stati ad essere riconosciuto, a seguito della sentenza della Corte di Cassazione del 12 dicembre del 2015, come l’assassino di Chiara Poggi.

A far cadere i sospetti su di lui furono alcune incongruenze tra le sue testimonianze, il fatto che la ragazza aveva aperto la porta di casa, mancando segni di effrazioni, mentre si trovava da sola e in pigiama. Segno che conosceva bene il proprio assassino. Inoltre, le scarpe e gli indumenti di Stasi furono considerati troppo puliti, senza alcun residuo di sangue, come se il giovane li avesse cambiati prima dell’arrivo dei soccorsi.

Attualmente Stasi si trova in carcere a Bollate, a scontare la sua pena. E restano ancora molti gli interrogativi sul vero movente che lo spinse a compiere tale brutale delitto. Possibile che la ragazza avesse scoperto i segreti nascosti nel pc del suo fidanzato? Sul suo computer venne ritrovata traccia di una ricerca sui pedofili.
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