Zanardi operazione | “Lesioni meno gravi di Schumacher”

Il neurochirurgo che ha sottoposto Alex Zanardi ad operazione compie un paragone con la situazione riscontrata a fine 2013 a Michael Schumacher.

Zanardi operazione
Paragone Zanardi operazione con Schumacher Foto dal web

Il neoruchirurgo che ha sottoposto Alex Zanardi ad operazione chirurgica per due volte alla testa fa un paragone tra le gravi lesioni riportate dal campione paralimpico e quanto riscontrato ai tempi con Michael Schumacher. Lui è il professor Giuseppe Oliveri, direttore dell’Uoc Neurochirurgica dell’ospedale ‘Le Scotte’ di Siena.

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Nel corso di una intervista concessa a ‘La Gazzetta dello Sport’, Oliveri riferisce quanto segue. “Le ferite che abbiamo osservato sono molto importanti, ma in generale di una gravità minore rispetto a quelle che vedemmo con Schumacher. C’è un danno assonale nei confronti del tedesco, specifico della corteccia cerebrale. Di solito chi ne è affetto molto difficilmente può riprende il normale utilizzo delle sue funzioni cognitive e motorie. Questo danno nel caso di Zanardi per fortuna parrebbe scongiurato”. In situazioni come questa serve sempre prudenza però. “Ci vorrà del tempo per avere un quadro clinico più preciso. Tra due settimane potremo compiere le prime valutazioni, il trauma cranico subito da Zanardi è importante. L’operazione doppia cui l’abbiamo sottoposto era necessaria ma non dobbiamo agire con fretta”.

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Zanardi operazione, il neurochirurgo: “Ora è stabile e questp è un bene”

Si apprende anche di quanto importante fosse il trauma cranico facciale del 53enne ex pilota di Formula 1. Due ossa frontali erano fratturate ed anche affondate in direzione del cervello. La particolare natura del cervello, un organo mobile avvolto in una scatola rigida, fa si che dopo un impatto forte possano sorgere traumi anche in parti dello stesso distanti dal punto colpito. “E Conta quanto è esteso il danno nella scatola cranica”, puntualizza il dottor Oliveri. Il quale non sa dire se Zaanrdi potrà tornare ad essere quello di sempre. “Adesso è presto per dirlo. Ma lui resta stabile nonostante la gravità del suo quadro clinico, e questo è un bene. Poi parliamo di un atleta con il fisico allenato e generali ottime condizioni di salute. Questo induce ad essere ottimisti”.

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