De Luca attacca Salvini: “Un somaro geneticamente puro”. La replica del leghista

De Luca risponde a Salvini passando all’attacco e spiegando che la competenza sugli assembramenti non è la sua. Ecco la replica del leghista.

Il giorno successivo alla vittoria del Napoli in Coppa Italia, tutte la stampa e le istituzioni hanno criticato gli eccessi nei festeggiamenti da parte dei tifosi partenopei. Scene come quelle viste per le vie della città campana non possono essere giustificate dalla semplice euforia e simili comportamenti potrebbero anche favorire la diffusione di un virus, troppo spesso si dimentica, che non è scomparso. Commentando quell’episodio Matteo Salvini ha accusato Vincenzo De Luca, sostenendo che avrebbe dovuto fare qualcosa per impedire gli assembramenti.

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Il presidente della Regione Campania, ha risposto alla provocazione di Salvini con il suo consueto stile e senza evitare parole forti: “Io credo che quel cafone politico abbia dimostrato di essere tre volte somaro. Primo perché se uno organizza una manifestazione il 2 giugno e a farlo non è un tifoso ma un segretario di partito in totale inosservanza delle norme di distanziamento, ha la faccia come il suo fondoschiena, peraltro usurato. Secondo motivo di ciucceria come direbbe Eduardo De Filippo, si fa un assembramento notturno e l’equino domanda al governatore perché non ha fatto niente per far rispettare le norme nazionali, ma l’obbligo spetta al ministero dell’Interno e al prefetto. il presidente della Regione non c’entra niente”.

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Salvini risponde alla replica di De Luca: “Riapra gli ospedali”

In conclusione De Luca parla di criterio di valutazione, spiegando che si tratta di un attacco alla regione in quanto tale e non una critica costruttiva: “siamo difronte davvero ad atti di vero sciacallaggio, perché se noi avessimo usato lo stesso criterio di strumentalità, noi la regione Campania, una regione che ha dato prova di rigore straordinario, se avessimo adottato lo stesso atteggiamento avremmo dovuto dire parole di fuoco nei confronti di altre realtà del nord di altri sistemi sanitari nei quali si sono registrati morti a migliaia”.

Di fronte alle accuse di sciacallaggio e di impreparazione, Salvini non è rimasto zitto ed ha replicato nuovamente: “Invece di insultare me o di mancare di rispetto perfino ai morti per virus, il signor De Luca riapra i troppi ospedali che ha chiuso in questi anni, i cittadini lo pagano per questo”. E ancora il leader leghista nega di essere razzista nei confronti dei meridionali: “L’unico razzismo che emerge – ha osservato – è quello del signor De Luca nei confronti dei suoi cittadini, che a decine di migliaia ogni anno sono costretti ad andare a farsi curare e operare in ospedali di altre Regioni, 14.000 solo in Lombardia nel 2019″.

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