Incidente Zanardi, il ct Mario Valentini: “Si è imbarcato, non è colpa del camion”

Il ct Mario Valentini ha raccontato la dinamica dell’incidente occorso ad Alex Zanardi, spiegando che il camion non ha avuto modo di evitarlo.

Il tragico incidente occorso oggi pomeriggio durante la tappa della staffetta ‘Obiettivo tricolore’ è costato caro ad Alex Zanardi. Il campione paralimpico, infatti, è stato operato d’urgenza ed ora si trova in terapia intensiva a causa del violente trauma cranico riportato. A raccontare maggiormente nel dettaglio quanto successo oggi pomeriggio è stato il commissario tecnico della nazionale paralimpica di ciclismo Mario Valentini.

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L’allenatore in quel momento si trovava un po’ indietro, dunque non ha potuto vedere con precisione quanto successo, ma gli è stata riferita la dinamica: “Non ha sbagliato l’autotreno, ha sbagliato Alex, ha imbarcato”, dice Valentini che poi spiega: “C’è un rettilineo lungo, in discesa, al 4%. Dicono che si sia imbarcato e abbia preso un autotreno sul montante davanti. L’autotreno si è spostato di un metro, ma l’ha preso uguale. Non c’ero, ero staccato”.

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Incidente Zanardi, il ct Valentini: “Ha fatto una manovra azzardata”

Il tecnico ha spiegato anche che ci sono state delle problematiche con i soccorsi, non per un ritardo dell’elicottero, ma per via della conformazione della zona: “C’è voluto per far arrivare l’elicottero, siamo in mezzo a un bosco e hanno dovuto spostarlo. Dall’incidente ai soccorsi sono passati venti minuti, ma c’è voluto molto per metterlo su, accanto c’era la moglie. Dopo l’incidente parlava. Sull’ambulanza non lo so”.

Continuando la sua testimonianza, Valentini racconta meglio quanto accaduto: “Sulla salita gli ho fatto vedere l’aranciata, mi ha urlato dammene un po’! Si scherzava, e in discesa andava piano, non era una grande discesa… e poi c’era il rettilineo… all’imbocco della curva ha cambiato traiettoria. E ha fatto una manovra azzardata. Ha preso con la leva della pedivella sinistra il montante dove salgono gli autisti, ha girato due tre volte, il casco non ha retto, gli è saltato”.

 

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