Coronavirus Cina | altri sospetti | “Perché chiudono tutto per pochi casi?”

Sospetti forti per quanto riguarda la situazione Coronavirus Cina. Pechino annuncia meno di 140 casi positivi ma attua un severissimo lockdown.

Coronavirus Cina
Allarmismo Coronavirus Cina FOTO Getty Images

La situazione Coronavirus Cina comincia di nuovo ad assumere dei contorni preoccupanti. Le autorità locali hanno chiuso diversi quartieri di Pechino, sottoponendoli tutti a nuova, rigidissima quarantena per contenere gli oltre 100 contagi riscontrati negli ultimi giorni.

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Ed allo stesso tempo ora vengono intraprese iniziative a scopo cautelativo ma che destano alcune polemiche. Dopo alcune voci che hanno indicato il salmone norvegese come possibile fonte di veicolo del Covid in questa seconda ondata, le autorità cinese hanno proibito l’importazione dello stesso. Per adesso i contagi sono 137. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ritiene che, con l’applicazione delle regole ormai ben note da parte della popolazione, non ci sarà bisogno di lockdown restrittivi com’è invece avvenuto nei mesi scorsi. Ma l’apprensione per via della presenza del Coronavirus in Cina è alta. E questo ha insospettito in molti all’estero su quella che è una reazione eccessiva in materia di contenimento del virus.

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Coronavirus Cina, altri sospetti sulle autorità: “Preoccupazione eccessiva per pochi casi, perché?”

“Se ci fossero solo 137 positivi l’allarmismo non sarebbe a questi livelli”. Pechino ha visto la chiusura di scuole, locali e la riduzione di circa il 70% dei voli nei suoi due maggiori aeroporti, con più di 1200 voli cancellati. Tutto sembrerebbe essere nato in un grosso mercato locale, esattamente come a dicembre quando pure si parlò di una situazione simile dalla quale il Covid si era propagato a Wuhan prima e nel resto del mondo poi. Proprio per questo motivo si accusa il salmone norvegese, tra le specie ittiche maggiormente commercializzate nei mercati cinesi.

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