Coronavirus: perché ci sono ancora tanti casi in Lombardia

Sono ancora tanti i contagi da Coronavirus in Lombardia: oltre il 70% del totale nazionale. Ma si tratterebbe di soggetti “debolmente positivi”.  

incidente ambulanza

“Ci sono molti tamponi debolmente positivi riscontrati in seguito ai test sierologici”: così l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, ha commentato la risalita dei contagi registrata nei giorni scorsi nel territorio lombardo (dove si conta oltre il 70% del totale nazionale).

“Una situazione che secondo gli esperti, in base a quanto riferito dalle strutture delle Ats e dell’unità di prevenzione di Regione Lombardia, può essere determinata dalla presenza pregressa del virus nell’organismo e non a nuove insorgenze”, ha aggiunto Gallera, ricordando al tempo stesso che “il coordinamento della rete ospedaliera evidenza un aumento del numero dei guariti e dei dimessi dagli ospedali”.

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La Lombardia ancora nella morsa del Coronavirus

Il quadro generale della situazione Coronavirus in Lombardia è dunque fatto di luci e ombre. Risulta in crescita il rapporto tra tamponi effettuati e positivi, ma aumentano anche i guariti e i dimessi,e diminuiscono le persone ricoverate (comprese quelle in terapia intensiva). Numeri che tutto sommato, in attesa di un vaccino efficace, fanno ben sperare. “I dati di efficacia mostrano l’opportunità del vaccino antinfluenzale per facilitare una prima diagnosi differenziale rispetto al Covid”, ha detto Maurizio Pregliasco, direttore Sanitario dell’IRCCS Galeazzi di Milano, intervenuto durante la trasmissione Agorà, su Rai 3. Ma “l’obbligo può creare rigurgiti”.

“Il problema dell’obbligatorietà – ha poi sottolineato il virologo – è la discussione vax e no vax. L’obbligo crea rigurgiti per una scelta che alcuni temono abbia affetti avversi. Io credo che la raccomandazione sia l’elemento più importante, come la raccomandazione del distanziamento e dell’igiene delle mani. Purtroppo, una quota parte della popolazione non crede nell’efficacia di questi interventi”.

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