Carminati libero | Bonafede incarica gli ispettori sull’ex Nar

Su Massimo Carminati libero c’è un intervento diretto da parte del ministro della Giustizia. Bonafede vuole vederci chiaro dietro alla sua scarcerazione.

Carminati libero
Alfonso Bonafede incarica gli ispettori su Carminati libero Foto dal web

Fa discutere la scarcerazione di Massimo Carminati, ritenuto il principale esponente degli affari di collusione tra politica e malavita al centro dell’inchiesta ‘Mondo di Mezzo’. Non c’è nessun provvedimento restrittivo nei suoi confronti, né obbligo di firma né di dimora.

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Il suo legale, Cesare Placanica, ci tiene a precisare come il reato più grave contestato al suo assistito fosse quello di corruzione. E che già a marzo aveva scontato il tetto massimo dei due terzi del suddetto reato. Per Carminati e Salvatore Buzzi oltre che per altri 30 coimputati non c’è più il dovere sottostare a provvedimenti previsti dall’arti. 416bis per reati di associazione a delinquere di stampo mafioso. Detenuto ad Oristano, l’ex militante dei Nar è stato prelevato da un taxi. Deciso ad opporsi alla sua scarcerazione il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, il quale ha incaricato gli ispettori del Ministero di portare avanti degli accertamenti urgenti. Già in passato il pool difensivo di Massimo Carminati aveva richiesto il rilascio del suo assistito, per ben tre volte ‘Il Cecato’, come è soprannominato, fu ammanettato e condotto in Sardegna il 2 dicembre del 2014.

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Carminati libero, prima dell’arresto minaccio un operatore al telefono

La sua fuoriuscita dal penitenziario avviene per il termine del periodo di carcerazione preventiva, mancando ancora una condanna definitiva. Infatti, nel frattempo, non è ancora iniziato il processo relativo all’appello bis dell’inchiesta’ Mondi di Mezzo’. E Carminati è così libero di fare ritorno nella sua casa di Sacrofano, in provincia di Roma. A concorrere al suo arresto contribuirono delle intercettazioni telefoniche. In una minacciava un dipendente dell’assistenza tecnica di Fastweb, intimandogli di “cercare chi è Massimo Carminati su internet” e di sbrigarsi a risolvergli una problematica relativa alla sua connessione.

Ora il 62enne storico esponente della vita malavitosa romana torna ad essere un uomo libero. Ma all’Adnkronos parla la presidente della Commissione Giustizia di Montecitorio, Francesca Businarolo, deputata del Movimento5Stelle. “Non è un uomo libero. Anche se per la Cassazione non ci fu aggravante mafiosa nei suoi confronti, questa persona dovrà rispondere di altre accuse molto gravi”.

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