Michele Riondino, il gran rifiuto a Montalbano e Camilleri: ecco il perché

L’attore Michele Riondino ha raccontato il suo “Il Giovane Montalbano”, dove ha il ruolo dell’iconico Commissario,  interpretato anche da Luca Zingaretti. 

età, curiosità e carriera dell'attore pugliese

Il ruolo del Commissario Montalbanoo è uno dei più iconici della televisione italiana, soprattutto dopo il clamoroso successo delle prime stagioni della fiction interpretate da Luca Zingaretti. Per Michele Riondino confrontarsi con questa parte deve essere stata una vera e propria sfida, a causa del timore nel confrontarsi con un personaggio così amato dal pubblico.

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La serie televisiva “Il Giovane Montalbano” ha avuto due stagioni, andate in onda rispettivamente nel 2012 e nel 2015 ed è firmata da Andrea Camilleri e Francesco Bruni ed è il prequel della serie “Il Commissario Montalbano” in quanto segue Salvo da giovane. L’attore scelto per questo ruolo è stato Michele Riondino, che ha raccontato come fosse molto titubante nell’intraprendere questo ruolo, confrontandosi con la versione di Luca Zingaretti. Per l’attore pugliese Riondino è stato decisivo incontrare l’ideatore del personaggio di Salvo Montalbano, che lo ha convinto dell’opportunità che avrebbe perso se non avesse accettato la parte. “Il produttore Carlo Degli Esposti ha dovuto insistere, all’inizio avevo rifiutato. Ero intimorito, Montalbano aveva avuto un tale successo che mi sembrava un rischio enorme“, così si racconta l’attore.

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Il successo de Il Giovane Montalbano

Michele Riondino ha raccontato dell’incontro con lo scrittore siciliano avvenuto nella sua casa di Monte Amiata: “Carlo non mollò ed io posi delle condizioni: di confrontarmi con Camilleri perché mi spiegasse bene il ruolo e di rispettare la lingua siciliana.Un incontro bellissimo: mi spiegò tutto quello che da lettore ero curioso di sapere: dal legame difficile col padre al rapporto pessimo con le donne. Nasce da lontano, dalla morte della madre: è stato come se gli avessero strappato un arto. Poi ho incontrato anche Luca Zingaretti“. La serie è stata molto fortunata e il pubblico continua ad attendere, a distanza di 5 anni, una terza stagione: “Il successo della serie sorprese anche noi ma dimostra il legame stretto del pubblico col mondo dello scrittore“.

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