Conosciamo meglio la storia di Sonia Bracciale e il caso della donna condannata a ben 21 anni di carcere: ecco la vicenda a Storie Maledette
Sonia Bracciale nasce a Brindisi nel 1975. Era sposata con Dino Reatti, 48enne artigiano tuttofare di San Giovanni in Persiceto, che è stato ucciso per sua volontà. I due si stavano proprio separando in quel periodo a causa di problemi di coppia. Il tutto risale al 7 giugno 2012 quando la donna, centralinista in una società di guardie giurate, è stata infatti condannata prima a 18, poi a 21 anni di reclusione e due mesi perché accusata di aver assassinato il marito Dino Reatti, pestato nei pressi della sua abitazione di Anzola Emilia.
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Sonia Bracciale, il caso a Storie Maledette
Secondo le ricostruzioni la donna si è fatta aiutare da due uomini, come Thomas Sanna e Giuseppe Trombetta, condannati rispettivamente a 16 e 14 anni di reclusione. I tre, tra cui la Bracciale sostengono ancora la sua innocenza, ma non sono creduti ovviamente. Inoltre, sulla vicenda si sa che alla donna è stato chiesto di risarcire le due sorelle del marito con ben 140 mila euro, ma si sono opposte il pm Rossella Poggioli e la difesa di Bracciale, l’avvocato Stella Pancari. Il caso sarà esaminato con cura dalla giornalista Franca Leosini durante la puntata di oggi, domenica 14 giugno, a Storie Maledette.
“Ci faccia capire: lei voleva o non voleva, lo ha chiesto o non l’ha chiesto, a quei due uomini, di dare una sonora mazziata a suo marito?”
Franca Leosini intervista Sonia Bracciale. #StorieMaledette – Quegli amori fatali, stasera alle 21.20 su @RaiTre. pic.twitter.com/dMaI5V3kxz
— Storie Maledette (@StorieMaledette) June 14, 2020