Tagli a medici e infermieri | ‘eroi’ beffati in Lombardia | Gallera smentisce

Scontro tra i sindacati di categoria e la Regione Lombardia per i tagli a medici e infermieri denunciati da quest’ultimi. La giunta Fontana si difende.

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Lombardia tagli medici infermieri scontro FOTO Getty Images

Monta la polemica in Lombardia per dei presunti tagli a danno di medici ed infermieri che da febbraio in poi hanno lavorato ogni giorno in totale emergenza. Questi professionisti hanno esposto loro stessi a dei rischi enormi, finendo in molti casi con l’ammalarsi.

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E non mancano anche le vittime sempre nel settore sanitario, con quasi 200 tra dottori ed operatori sanitari morti proprio a causa dello svolgimento del loro lavoro perché a stretto contatto con gli ammalati di Covid. Li hanno sempre chiamati eroi, ma ora loro stessi denunciano quanto starebbe accadendo, con tagli a medici e infermieri, oltre che ad altri lavoratori dell’ambito sanitario. La Regione Lombardia aveva promesso loro un bonus in busta paga, ma ora vari sindacati di categoria – Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl – accusano la giunta Fontana in una nota congiunta. “Lo scorso 9 giugno una delibera regionale ha clamorosamente contraddetto gli accordi precedentemente presi in merito ai premi da concedere ai professionisti”.

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Tagli medici infermieri, la protesta dei sindacati

I sindacati parlano di tagli a medici ed infermieri “consistenti, con la nostra contrarietà sui contenuti della ratifica della Regione nella parte che riguarda oneri riflessi e Irap. Situazione che comporterebbe un taglio inaccettabile alle quote riconosciute ai lavoratori dall’accordo sottoscritto”. Quindi i tagli avverrebbero a causa di Irap (la tassa regionale) ed altri oneri, con il risultato che il bonus ottenuto sarebbe risibile. Sempre i sindacati fanno sapere di avere richiesto “un incontro urgente con il governatore Attilio Fontana e con la Direzione Generale del Welfare. Per affrontare la vicenda. La Regione Lombardia non mantiene le promesse fatte con noi e questa è una vergogna”. Lo affermano i consiglieri regionali del Partito Democratico, Carmela Rozza e Carlo Borghetti.

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Gallera smentisce: “Noi sempre trasparenti”

Il premio doveva essere di 1250 euro ma risulterà dimezzato a causa dei vari passaggi. “Assurdo utilizzare i soldi di questi eroi per scontare tasse e oneri agli ospedali di appartenenza”. È di tutt’altra opinione l’assessore regionale alla Sanità della Lombardia, Giulio Gallera. “Abbiamo sempre usato trasparenza e chiarezza, le dichiarazioni dei consiglieri regionali del PD risultano fuorvianti e vogliono mettere in cattiva luce noi ed il lavoro che abbiamo svolto. Il nostro serio confronto con sindacati e personale del comparto ha portato alla distribuzione di 223 milioni di euro, ai quali si aggiungeranno altri 31 mln a beneficio di medici ed infermieri”.

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