Marc Ching: chi è, da eroe animalista a presunto torturatore

Da eroe animalista a presunto torturatore: chi è davvero Marc Ching, tutte le accuse mosse nei suoi confronti in queste settimane.

(screenshot video)

Dopo aver scontato quasi dieci anni di prigione per aver rapito e picchiato un uomo che lo aveva derubato in un affare di droga, Marc Ching si è reinventato come un eroe e convinto animalista. Ha pubblicato video di cani torturati, picchiati e bruciati vivi nei mercati della carne asiatici promuovendo i diritti degli animali.

Leggi anche –> Ucraina: protesta animalista per uno squalo ferito

Ora, un’indagine del Los Angeles Times mette in dubbio l’autenticità delle immagini più raccapriccianti, con alcuni macellai che accusano persino Ching di pagarli per commettere atti atroci ripresi dalla sua macchina fotografica.

Leggi anche –> Wet market, che cosa sono e perché andrebbero chiusi

Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI

Le accuse a Marc Ching: da animalista a torturatore

Dopo un viaggio nel 2016 nei mercati della carne in Indonesia, Cambogia e altrove in Asia, Ching ha mostrato ai sostenitori della sua Animal Hope & Wellness Foundation quello che ha affermato di essere un video “sotto copertura” di se stesso in posa come acquirente di carne di cane in Indonesia. Immagini raccapriccianti, come un video che mostra un cane nero che viene appeso al collo e bruciato da un macellaio. Ching ha affermato che la scena orribile rappresentava le pratiche quotidiane nei macelli di carne di cane.

In tanti negli anni hanno sposato la causa di Ching, a partira da attori come Matt Damon, Joaquin Phoenix e Rooney Mara. Questi hanno contribuito a raccogliere milioni di dollari per la fondazione di Marc Ching. Ma Marthen Wondang, un macellaio indonesiano presente nel video, dice al Times che Ching ha pagato un prezzo gonfiato per quattro cani e ne ha ordinato uno da bruciare vivo. Non solo: l’attivista “stava sorridendo e ridendo durante tutto il processo. Come se fosse felice”. Accuse che Ching respinge, ma che intanto hanno fatto il giro del mondo e degli abusi che l’animalista avrebbe compiuto se ne è occupata anche la trasmissione di Italia 1, Le Iene.

Impostazioni privacy