Virologo Silvestri: oggi, 8 giugno, è un giorno fondamentale per il virus

Il virologo Guido Silvestri ha pubblicato un post su Facebook dove fa il punto della situazione in Italia: ecco perché oggi è un giorno fondamentale per gli studi sul virus.

Il virologo Guido Silvestri, professore alla Emory University di Atlanta, ha pubblicato un lungo post su Facebook dove fa il punto della situazione Coronavirus in Italia. “Oggi è il fatidico 8 giugno, quello che se non stavamo attenti avremmo avuto 151.000 malati in terapia intensiva (invece sono 286). Dopo 34 e 20 giorni dalle aperture di maggio non c’è alcun segno di quel ritorno della pandemia che certi esperti davano per scontato” ha scritto, facendo riferimento ai dati e alle statistiche pubblicate ieri. Silvestri ha criticato duramente gli esperti che continuano a ricordare ai cittadini l’estrema delicatezza della situazione, ricordando che il virus non è scomparso e che non sparirà per ancora molto tempo. Scrive il virologo: “Le cose sono andate come sappiamo, e questo mostra come questi modelli siano stati inadeguati a prevedere l’andamento reale dell’epidemia. Senza fare polemiche (perché ognuno fa del suo meglio), credo sia giusto verso i cittadini italiani, che per mesi hanno compiuto sacrifici durissimi, ammettere questo fatto e promettere che tali modelli non saranno più usati per prendere decisioni politiche (ad esempio per le scuole)”.

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Guido Silvestri, il virologo spiega la situazione attuale in Italia

Guido Silvestri ha scritto anche dell’origine del virus, a dicembre 2019, spiegando che adesso parrebbe che il coronavirus stia iniziando ad “adattarsi”. “L’origine temporale del virus può essere stimata tra il 6 ottobre ed il 11 dicembre 2019 (quindi ben prima dei cosiddetti “primi casi” del mercato di Wuhan di fine dicembre 2019). Le implicazioni di questa nuova datazione sarebbero enormi, in quanto si dimostrerebbe quello che molti sospettano da tempo, cioè che i numeri e le curve epidemiologiche di COVID-19 in Cina fornite il 10 marzo 2020 da Zunyou Wu a CROI, WHO, e CDC sono sbagliati (e probabilmente di molto, su questo torneremo in futuro)”. Spiega: “L’evoluzione di SARS-CoV-2 nelle diverse parti del mondo è caratterizzata da alti livelli di omoplasia. Ricordo che l’omoplasia (homoplasy) è il fenomeno per cui un virus muta in modo “indipendentemente simile” in diverse aree geografiche, e senza avere un progenitore comune”.

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