Paola Caruso, l’appello dalla D’Urso: “Noi artisti siamo stati dimenticati”

Paola Caruso ha parlato a ‘Live non è la D’Urso’ della crisi che sta vivendo il settore artistico a causa del coronavirus e lanciato un appello.

In questi mesi complicati si è parlato molto della crisi economica che ha investito il Paese a causa del lockdown e delle restrizioni dovute al Covid-19. Uno dei settori maggiormente colpiti è quello dello spettacolo, visto che musicisti, attori e comici si sono dovuti fermare e da mesi non possono lavorare come un tempo. A parlarne ieri a ‘Live non è la D’Urso’ è stata Paola Caruso, soubrette diventata famosa grazie agli anni di collaborazione con Paolo Bonolis.

Leggi anche ->Paola Caruso, polemiche per il video con il figlio: “Rischio di soffocamento”

La bionda celebrità spiega alla conduttrice campana le difficoltà che sta affrontando in questo periodo e non nasconde un minimo di preoccupazione per il futuro. Nel suo intervento televisivo c’è anche spazio per la polemica con le istituzioni: “Noi artisti siamo stati dimenticati. Sono molto preoccupata perché le uscite sono spesso più delle entrate”.

Leggi anche ->Coronavirus Italia | Paola Caruso al parco col figlio | “Denunciatela” FOTO

Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI

Paola Caruso: “Le mie lamentele sono legittime? Non posso lavorare”

Conscia del fatto che qualcuno potrebbe criticarla, Paola aggiunge in seguito: “Sono angosciata per il mio futuro e per quello di mio figlio Michelino se le mie lamentele sono legittime? C’è sempre chi sta peggio e ognuno guarda a casa propria, io vivo di immagine, spettacolo, serate, tv e in questo momento sono ferma, non posso lavorare, non facendo altro nella vita è normale che sono preoccupata, l’affitto lo devo pagare, così come l’auto e il cibo…”.

Una preoccupazione che condividono anche altri componenti nel mondo dello spettacolo. Tra questi anche Al Bano che di recente ha dichiarato: “Se le cose continuassero malauguratamente ad andare male e dovessi vivere di sola pensione non me la passerei bene, il mio assegno ammonta a 1460 euro al mese. E con concerti annullati e strutture Cellino San Marco sono ferme. ho calcolato che i miei risparmi mi faranno andare avanti per due anni, con gli incassi dei mie concerti finanzio i miei vigneti e gli alberghi, ci sono 50 persone che lavorano per me”.

Paola Caruso Coronavirus

 

Impostazioni privacy