Fabrizio Corona rischia il ritorno in carcere, la mamma: “Adesso basta”

Oggi Fabrizio Corona si presenterà all’udienza sulla ridefinizione della pena e potrebbe dover tornare in carcere, la madre si sfoga dalla D’Urso.

Nell’ultima puntata di ‘Live non è la D’Urso‘, la conduttrice campana ha ospitato la madre di Fabrizio Corona, Gabriella, e l’avvocato dell’ex re dei paparazzi. L’argomento di discussione era l’udienza sulla ridefinizione della pena che si terra oggi e che potrebbe portare ad un ritorno in carcere del vip. Fabrizio, infatti, ha ottenuto i domiciliari per via della sua condizione – disturbo della personalità borderline – ma deve ancora scontare 2 anni e mezzo di pena.

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Dinnanzi alla D’Urso, la donna spiega di essere stanca della situazione e di voler finalmente vedere il figlio libero di condurre una vita il più possibile normale. A suo avviso, infatti, i progressi fatti da Fabrizio sono stati tanti in questi mesi di domiciliari e un ritorno in carcere potrebbe essere controproducente: “Finalmente sono molto più serena perché Fabrizio è ai domiciliari dove si sta curando per il problema psichiatrico di cui soffre, personalità borderline. Ora sta meglio, lo stanno curando bene, è migliorato senza dubbio, con i fratelli, la famiglia e il figlio. Ora però basta, Sono stanca che mio figlio sia sempre al centro delle discussioni come se fosse l’untore d’Italia, mio figlio è malato, non ce la faccio più”.

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Fabrizio Corona: “Ho fiducia nella giustizia italiana”

Dopo aver ascoltato del parole della madre e dell’avvocato, Barbara D’urso ha anche trasmesso un messaggio di Fabrizio sull’udienza. Corona si mostra abbastanza fiducioso sull’andamento e si pone nelle mani della giustizia italiana: “Lunedì è un’udienza importantissima, in cassazione e a porte chiuse, si decide se devo rifare nove mesi che ho già scontato. Sono sereno, voglio avere fede nella giustizia italiana. Spero che per una volta le cose vadano come devono andare e che ciò che è giusto mi venga concesso. Ho fatto già più di sei anni dietro le sbarre”.

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