La Lega fa interrompere la seduta con una protesta plateale in aula che scatena una bagarre. Il voto sul dl Scuola è rinviato a domani.
Già questa mattina si era capito che l’approvazione del decreto legislativo sulla scuola avrebbe portato a scontri tra maggioranza e opposizione. Pd e M5S sono uniti nel voler approvare il dl e farlo diventare legge entro domani, mentre Lega e FdI fanno ostruzionismo con ogni mezzo possibile per far ritardare la votazione e fare decadere i termini per l’approvazione. Se entro domani non dovesse giungere l’approvazione, infatti, tutto il lavoro fatto sinora sarebbe vanificato.
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La lunga giornata del governo è cominciata con la riunione dei capigruppo durante la quale non è stato trovato un accordo tra maggioranza e opposizione. Così la maggioranza decisa a far passare la legge ha indetto una seduta “fiume”, ovvero senza interruzioni. Decisione che ha generato le veementi proteste della Lega e di Fratelli d’Italia, decisi a bloccare il passaggio della legge.
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Decreto Scuola, Lega scatena la bagarre in aula: seduta sospesa e voto rinviato a domani
🔴 I deputati della Lega ora alla Camera portano la voce di milioni di italiani sul vergognoso Decreto scuola e sulla ministra che vuole il plexiglas tra i bimbi: #Azzolina BOCCIATA! #DecretoScuola pic.twitter.com/w3aDcvFGZg
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) June 5, 2020
Alla seduta pomeridiana della Camera, con il ministro dell’Istruzione ad ascoltare gli interventi si sono iscritti per parlare tutti i deputati della Lega e tutti quelli di Fratelli d’Italia. Contando i 10 minuti a disposizione di ognuno, per i 172 interventi ci sarebbero volute più di 24 ore. La seduta comunque è stata interrotta da una protesta della Lega che ha esposto in aula uno striscione con su scritto: “Azzolina Bocciata“.
La protesta ha fatto infuriare i deputati del PD, non tanto per il contenuto dello striscione quanto per il fatto che i leghisti sono saliti sui loro banchi per fotografare lo striscione e postare le foto sui social. Data la polemica nata in aula, la seduta è stata sospesa per far tornare la calma. Il voto sul decreto è stato fissato per domani mattina alle 11:30.