Coronavirus, il sindaco di Milano: “Ecco quando torneremo alla normalità”

Intervenendo su Sky Tg24 il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha fatto il punto sulle conseguenze economiche dell’emergenza sanitaria legata al Coronavirus. 

Giuseppe Sala chi è

“La disoccupazione a Milano cresce moltissimo” avverte il primo cittadino Giuseppe Sala parlando delle conseguenze economiche causate dall’emergenza Coronavirus ai microfoni della trasmissione Timeline su Sky Tg24, senza nascondere che “sono preoccupato”. E, lungi da facili entusiasmi, mette in chiaro che “per tornare alla Milano di qualche mese fa ci vorranno 2 o 3 anni”.

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Le previsioni del sindaco Sala per il post Coronavirus

La speranza, per il sindaco Sala, “è che almeno si utilizzi questa esperienza per fare politiche diverse. Io non voglio solo subire ma sto cercando dal punto di vista ambientale di cambiare alcune cose, qualcuno sorride e critica le piste ciclabili ma su quella che abbiamo appena realizzato di corso Venezia e corso Buenos Aires passano 6 mila ciclisti al giorno”.

Quanto alla situazione politica nazionale, il primo cittadino di Milano spiega: ”Credo che non ci siano alternative adesso” al governo Conte “e credo anche che in questo momento abbia fatto il suo dovere, do un giudizio positivo”. “Ho già detto che c’è la necessità secondo me che al governo ci siano persone di altissima esperienza – sottolinea – ma Conte ha detto che la sua squadra è questa e io mi taccio”. Per quanto riguarda l’alleanza di governo Pd-Movimento 5 Stelle, “tutti fanno i fenomeni e giudicano questa alleanza ma qualcuno mi spieghi come può nascere, numeri alla mano, un governo senza i 5 Stelle. Io mi sento più rassicurato nel vedere all’opera il governo dei 5 Stelle con il Pd che dei 5 Stelle con la Lega”.

Sala ha infine osservato che “quando i governi durano in media un anno e un mese non è semplice pensare a lungo termine. Il Paese manca di una visione a lungo termine, di grandi progetti di investimento e non c’è mai stata una stagione di grandi riforme”. A suo dire è dunque necessario semplificare a livello istituzionale e affrontare il problema legato alle infrastrutture. “Ho apprezzato il discorso di Conte ma le infrastrutture le ho viste al Sud più che al Nord”, e “che Milano e Genova non siano collegate dall’alta velocità è un errore, lo dico nell’interesse di tutti”.

EDS

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