Fase 2, i contagi nel giorno della riapertura: casi in aumento

Oggi è il giorno in cui l’Italia riapre agli spostamenti tra regioni, un ulteriore passo verso la normalità, ma i contagi ieri sono aumentati.

La fase 2 per il momento sembra reggere l’urto di una popolazione che è tornata quasi totalmente a circolare. Il comitato tecnico scientifico ed il governo aveva il timore che il ritorno in strada degli italiani potesse condurre ad un nuovo aumento della curva di contagi, ma attualmente lo scenario peggiore non si è verificato e si è deciso per continuare con i punti sulla tabella di marcia.

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A partire da oggi, infatti, saranno permessi anche gli spostamenti tra le varie regioni senza necessità di autodichiarazione. Si tratta di un altro passo verso la normalità nonché di un vero e proprio inizio della stagione turistica, visto che sarà possibile, per chi ne ha facoltà spostarsi anche solo per una vacanza in una località italiana. Ovviamente rimangono in vigore tutte le disposizioni anti contagio: divieto di assembramento, distanziamento sociale e obbligo di mascherina in luogo chiuso.

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Fase 2: il coronavirus non è sconfitto, aumentano i contagi

Sebbene da adesso siamo liberi di spostarci su tutto il territorio nazionale, non bisogna dimenticare che il contagio non è ancora stato debellato e che l’Italia viaggia a due differenti velocità. Ci sono regioni che non hanno registrato contagi nemmeno ieri, altre in cui i contagi sono stati sotto i 10 casi, ma ci sono anche regioni in cui il numero di malati è ancora alto. Ieri sono aumentati nuovamente i contagi (probabilmente solo perché c’è stato un numero maggiore di tamponi esaminati), passati dai 178 di sabato ai 318 delle ultime 24 ore.

Di questi la quasi totalità è concentrata in 3 regioni: Lombardia, Piemonte e Liguria, dove si registrano 259 casi su 318. Ovviamente la situazione più critica rimane quella della Lombardia, regione in cui si sono verificati il 58,8% dei casi. Notizie positive invece sul fronte decessi: ieri sono stati registrati solamente 55 morti, il numero più basso dallo scorso 2 marzo.

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