Coronavirus, ecco quando arriverà il farmaco capace di combatterlo

Il primo farmaco contro il Coronavirus è ormai a portata di mano: somministrato la scorsa settimana a pazienti americani, potrebbe essere presto disponibile.   

Farmaco Coronavirus

Il primo farmaco al mondo capace di combattere il Coronavirus potrebbe essere entro la fine di questo mese. Si tratta di un medicinale sperimentale, denominato LY-CoV555, somministrato nei giorni scorsi a un gruppo di pazienti ospedalizzati nell’ambito del primo studio mai effettuato su un potenziale trattamento anticorpale contro il SARS-CoV-2. Tra i centri medici coinvolti vi sono alcuni dei più importanti ospedali statunitensi, la NYU Grossman School of Medicine e il Cedars-Sinai a Los Angeles. I ricercatori dell’azienda farmaceutica Lilly hanno impiegato solo 3 mesi a sviluppare l’anticorpo.

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Un rimedio concreto contro il Coronavirus

Tecnicamente LY-CoV555 è un anticorpo monoclonale progettato per bloccare l’ingresso del virus nelle cellule umane. Identificato dal Centro di ricerca sui vaccini dell’Istituto nazionale di allergie e malattie infettive (Niaid) diretto da Anthony Fauci, in collaborazione con AbCellera, su un campione di sangue prelevato da uno dei primi pazienti americani guariti dal Coronavirus, è utilizzabile sia nella prevenzione che nella cura della malattia. La sua efficacia verrà testata nelle prossime settimane sia da solo sia in combinazione con altri anticorpi.

“I trattamenti di questo tipo promettono di essere contromisure efficaci contro il Coronavirus”, ha intanto dichiarato Mark J. Mulligan, capo della divisione di malattie infettive e immunologia e direttore del Vaccine Center presso la NYU Langone Health. Daniel Skovronsky, responsabile scientifico e presidente di Lilly Research Laboratories, ha aggiunto che “sono importanti per i gruppi più colpiti dalla malattia come gli anziani e le persone con sistema immunitario compromesso che non potranno sottoporsi al vaccino. Qualora LY-CoV555 si rivelasse parte della soluzione a breve termine per il Covid-19, vogliamo metterla a disposizione dei pazienti il più rapidamente possibile, già entro la fine dell’anno”. Finalmente una buona notizia.

EDS

 

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