Coronavirus, pericolo nuova ondata? Parla Alberto Zangrillo

Il microfono passa ad Alberto Zangrillo. L’uomo si esprime in merito alla possibilità di una nuova ondata di Coronavirus. Scopriamo le sue dichiarazioni.

I riflettori sono tutti puntati sul direttore delle Unità di anestesia e rianimazione generale dell’ospedale San Raffaele di Milano, Alberto Zangrillo. Il dottore è andato oggi, martedì 3 Giugno, in onda come ospite su La7 nel programma L’aria che tira. L’argomento dell’intervista è ovviamente quello dell’epidemia da Coronavirus che ha travolto l’intera nazione. Nello specifico, il tema principale è quello della possibile seconda ondata. Sentiamo cosa ha da dire a riguardo il primario.

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“Questa è una bellissima domanda che mi consente una bellissima risposta.” esordisce l’uomo di fronte alla domanda riguardante la possibilità di una seconda ondata in autunno. Il dottore non sembra particolarmente allarmato, anzi appare addirittura intenzionato a tranquillizzare gli ascoltatori. “Noi, ancora una volta, dobbiamo mantenerci aderenti alle evidenze” dichiara. “E le evidente ci dicono che la cosa sta prendendo una piega positiva.”

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Le parole di Alberto Zangrillo: “Non ha senso parlare di una seconda ondata di Coronavirus”

È andata oggi in onda su La7 un’intervista fatta ad Alberto Zangrillo, primario del San Raffele di Milano. La possibile seconda ondata di Coronavirus in autunno è l’argomento che più preme. “Chiunque, per le più svariate ragioni, si possa permettere di dire che una seconda ondata ci sarà in settembre piuttosto che a Natale, dice cose che non hanno senso dal punto di vista scientifico.” asserisce fermamente l’uomo. “È come dire ‘Penso che a Milano, il giorno di Sant’Ambrogio, nevicherà.’ ” aggiunge in seguito. L’intervista si conclude con un messaggio di speranza lanciato dall’uomo. “Dobbiamo prepararci a rivivere e a prendere in mano il nostro futuro, soprattutto dal punto di vista sanitario.”

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