Greta muore a 3 anni mentre era all’asilo nido, sospettata la maestra

La piccola Greta si trovava all’asilo nido quando ha smesso di respirare: i medici hanno trovato segni di violenza, la colpevole sarebbe la maestra.

La storia della piccola Greta fa gridare all’ingiustizia. La bimba, lo scorso 21 aprile, era stata accompagnata dai genitori all’asilo nido nonostante la chiusura della struttura per il coronavirus. I genitori, infatti, sono considerati entrambi lavoratori essenziali, quindi hanno il diritto di usufruire dell’asilo nido per non lasciare la figlia di 2 anni da sola in casa.

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Quel giorno ad occuparsi di lei c’è la maestra Sandra M., la quale ha già da qualche giorno annunciato le proprie dimissioni alla dirigenza dell’asilo nido “Steinkreis” di Viersen (Nordreno-Vestfalia, Germania). Tutto era andato per il meglio, finché non è giunta l’ora della pennichella. La maestra ad un tratto corre dalle colleghe e spiega che Greta non respira più. Due di loro cercano di rianimarla, mentre una chiama i soccorsi. I paramedici la portano in ospedale in condizioni gravi e la piccola viene ricoverata in terapia intensiva.

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Greta è stata uccisa dalla maestra?

La piccola purtroppo è deceduta lo scorso 4 maggio, il giorno del suo 3° compleanno. La polizia tedesca sospetta che ad ucciderla sia stata la maestra: sul corpo i medici hanno trovato segni di violenza. Inoltre la donna pare avesse precedenti che fanno pensare che potesse maltrattare i bambini. Le colleghe hanno riferito che la donna era priva di empatia e che aveva ogni giorno un atteggiamento scontroso e sospetto.

Andando ad indagare gli investigatori hanno scoperto che la maestra aveva cambiato diversi asili nido negli ultimi anni ed in ognuno di questi si sono verificati incidenti sospetti. Il primo si è verificato a Krenfeld nel 2017 quando un bimbo ha accusato un malore durante il pisolino. L’incidente si ripete altre due volte, poi Sandra M. ha lasciato l’asilo per prendere lavoro a Kempen. Lì si verificano altri 4 incidenti simili, per fortuna in tutte quelle occasioni i bimbi si sono ripresi. Una di loro, però, ha raccontato al padre cosa era successo: la maestra le aveva premuto lo stomaco finché non è svenuta. La donna si è giustificata dicendo che stava provando a salvarle la vita.

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