Giuseppe Morgante, chi è l’uomo sfregiato con l’acido da Sara Dal Mastro

Giuseppe Morgante è noto alle cronache per la terribile vendetta che gli ha riservato la sua ex fidanzata. Ecco tutto quel che c’è da sapere su di lui. 

“Hanno sottovalutato tutti la vicenda perché io sono un uomo, grande e grosso, e lei una donna, me lo aspettavo che la sentenza sarebbe stata più bassa del previsto e ne sono amareggiato”: queste le parole Giuseppe Morgante dopo che la sua ex fidanzata Sara Del Mastro, 38 anni, è stata condannata a 7 anni e 10 mesi di carcere per averlo aggredito e sfregiato. Conosciamolo più da vicino.

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L’identikit di Giuseppe Morgante

Giuseppe Morgante ha 31 anni e la sua vita è cambiata per sempre il 7 maggio 2019, quando Sara Del Mastro l’ha aggredito e sfregiato con l’acido sotto casa sua, a Legnano (Milano), perché lui aveva deciso di interrompere la loro breve relazione. Un episodio che è stato il tragico culmine di una lunga “persecuzione” da parte della donna.

Giuseppe, impiegato presso una catena di supermercati, aveva denunciato con parole strazianti anche ai Carabinieri la situazione che stava vivendo a causa della sua ex (lui ha sempre detto che la considerava solo un'”amica”), nella speranza di porre così fine a quella catena di stalking: “Mi sta rendendo la vita impossibile, non posso andare da nessuna parte. Mi segue. Non posso andare neanche in palestra o al lavoro perché mi segue sempre”. Giuseppe viveva un’esistenza da incubo e aveva paura persino di uscire dalla sua abitazione.

Sara Del Mastro, vedova e madre di una figlia piccola, aveva iniziato una relazione con Giuseppe, di otto anni più giovane, conosciuto online. Dopo poche settimane di frequentazione, però, lui ha deciso di lasciarla, e allora è cominciato l’inferno. Fino a quando la donna, attendendolo sotto casa, gli aveva chiesto un ultimo colloquio al fine di chiarirsi. Giuseppe, accettando, si è avvicinato e in quel momento lei ha versato addosso e sul volto un bicchiere contenente acido corrosivo, provocandogli gravi ustioni.

Dopo l’agguato, mentre Giuseppe in preda a un dolore allucinante veniva soccorso, la donna era riuscita a fuggire, salvo poi andare dai Carabinieri per autodenunciarsi. Quindi il lungo iter giudiziario, che l’ha vista accusata di stalking e lesioni personali gravissime. Il resto è cronaca delle ultime ore. Secondo la vittima, però, giustizia non è stata fatta.

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