Coronavirus | Se c’è vento moderato o forte, un metro di distanza non basta

Coronavirus, uno studio pubblicato rivela che bisogna mantenere distanze di sicurezza diverse a seconda dell’assenza totale di vento, o della presenza di vento leggero o forte.

Uno studio pubblicato sulla rivista Physics of Fluids analizza in che modo vengano distribuite le goccioline emesse da un soggetto che tossisce a seconda se ci sia assenza di vento, un vento leggero o un vento più forte. Gli autori dello studio provengono dall’Università di Nicosia a Cipro.

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Gli esperimenti sono fatti ipotizzando una temperatura di 20° con il 50% di umidità relativa. Secondo la cinetica delle goccioline di saliva emesse, in assenza totale di vento, è sufficiente anche un metro di distanza. Inoltre, dopo 15 secondi le goccioline scendono sotto il livello della vita di una persona, che viene considerata una misura sicura tale da impedire di inalare le particelle infette. Se si ha un vento leggero a 4 km/h, in questo caso la distanza di 2 metri è insufficiente perché le goccioline si possono spostare fino a 6 metri di distanza in 5 secondi. La nuvola di goccioline perde massa e dimensioni e si scompaiono fino alla scomparsa totale, dopo 5 secondi dal colpo di tosse.

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Non bastano 6 metri di distanza con vento forte

Se, invece, la velocità del vento aumenta da 4 a 15 km/h, c’è una cinetica ben diversa. Le goccioline di saliva si allontanano velocemente e raggiungono i 6 metri in 1,6 secondi con una dispersione maggiore. L’evaporazione, inoltre, è accompagnata da una riduzione di massa delle goccioline di saliva. La nuvola rimane più alta, raggiungendo l’altezza della bocca, in modo tale da interessare adulti e bambini.

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