Michele Emiliano, dedica struggente all’operatore 118 ucciso dal Covid-19

Il governatore pugliese Michele Emiliano su Facebook traccia un bilancio degli ultimi due mesi, con un pensiero speciale a Nicola Ciccomascolo e alla sua famiglia. 

Il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano riavvolge il nastro di queste ultime difficili settimane, tornando ai primi giorni della tempesta Coronavirus, e dedica un lungo post sulla sua pagina Facebook a Nicola Ciccomascolo – l’operatore del 118 di Foggia morto a 48 anni dopo un soccorso a San Nicandro Garganico – e alla sua famiglia.

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L’omaggio di Michele Emiliano a un eroe del nostro tempo

“Mi guardo e mi sento invecchiato di dieci anni – esordisce Michele Emiliano -, con la schiena dolorante nonostante le punture di cortisone, dopo aver passato mesi seduto davanti al monitor delle videoconferenze più importanti, a computer portatili, con telefoni sempre accesi, ipad e le infinite vostre telefonate che interrompevano le parole del Presidente del Consiglio, dei Ministri, dei presidenti delle altre regioni d’Italia, dei dirigenti della nostra sanità e della protezione civile con i quali abbiamo condiviso il terrore e la speranza, la rabbia e la volontà di vincere. Istituzioni e cittadini hanno affrontato la paura dei primi giorni e poi la responsabilità delle scelte immediate, continue, che non ammettevano errori o ritardi. Con gli uomini e le donne della Sanità Regionale schierati con elmi e spade sempre insufficienti, abbiamo fronteggiato un nemico subdolo che ti contagiava attraverso il viso di un amico, di tua madre o di tuo figlio”.

“Adesso si torna alla battaglia di sempre – prosegue Emiliano -, quella di vivere, con un ostacolo in più, il pericolo che i superstiti delle armate nemiche colpiscano quelli più distratti, ottimisti o imprudenti.Abbiamo passato questo inferno insieme, rimanendo svegli la notte a pensare cosa sarebbe successo se i 35mila rientrati dal nord tra fine febbraio e fine marzo avessero trasformato la Puglia in 200 focolai come Codogno. Tornare alla normalità è impossibile, fingere che non sia accaduto inutile.Abbiamo imparato a resistere combattendo insieme, senza dare spazio all’individualismo. Abbiamo imparato a non rispondere ai provocatori. A salutare con tristezza e dignità coloro che abbiamo perso per sempre”. “Dedico questi pensieri – conclude – a Nicola Ciccomascolo, a sua moglie e ai suoi figli, un nostro operatore del 118 di Foggia morto per essersi contagiato il 2 marzo all’inizio dell’epidemia nel corso di un intervento apparentemente non-Covid. Lui adesso avrei voluto abbracciare per trovare la forza di andare avanti”.

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EDS

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