Sciopero Agenzia Ansa contro le scelte di rilancio post Coronavirus

I giornalisti dell’Agenzia Ansa hanno indetto due giorni di scioperto contro le recenti scelte aziendali di rilancio post Coronavirus.

Sciopero Ansa (websource)

Due giorni di sciopero dei giornalisti dell’Ansa per protestare rispetto alle scelte della proprietà per coprire le probabili perdite nel bilancio derivanti dall’emergenza Coronavirus. Se in questi giorni non avete visto aggiornato il sito dell’agenzia di stampa, la ragione è questa.

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Infatti da ieri alle sette del mattino fino alla stessa ora di domani mattina, all’Ansa incrociano le braccia. Lo fanno contro quelle che potrebbero essere le future scelte aziendali. Due i nodi da sciogliere: la cassa integrazione e il taglio del budget per i collaboratori.

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Le ragioni dello sciopero dell’Agenzia Ansa: cosa sta accadendo

Scrivono i giornalisti dell’Ansa: “Le misure avanzate comprometterebbero gravemente la capacità dell’Ansa di assicurare un notiziario qualitativamente e quantitativamente adeguato alle esigenze del Paese in un momento in cui il ruolo dell’informazione è quanto mai essenziale”. Il piano aziendale prevede il 25% di decurtazione del budget dedicato ai collaboratori e 24 giorni di cassa integrazione da spalmare nel corso dell’anno.

Le scelte aziendali vengono ritenuti ancora più incomprensibili, data la “funzione che la politica tutta e le istituzioni hanno tributato all’Ansa in questa fase drammatica del Paese, nella quale il lavoro della redazione”. I giornalisti chiosano: “Per l’ennesima volta l’azienda intende raggiungere il pareggio dei conti scaricando i costi sui redattori e ancor peggio sui collaboratori e sui precari dell’agenzia privati, non solo di prospettive, ma anche di una retribuzione dignitosa, con la pretesa, inoltre, di raggiungere l’obiettivo entro il 2020”. Anche l’agenzia Askanews incrocia le braccia contro le scelte aziendali.

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