Fase 2, quando saremo fuori pericolo? Agenzia del Farmaco: “Vaccino entro un anno”

Secondo i dati divulgati dalla Protezione Civile ieri, i casi di contagio sono tornati a salire. Si raccomanda massima prudenza ai cittadini per questa fase 2.

Abbiamo visto che sia il numero dei decessi sia quello dei contagi sono tornati a salire. Per il momento non si tratta di numeri preoccupanti ed è sempre possibile che a partire da lunedì 18 ci siano nuove riaperture e concessione, tuttavia bisogna prestare attenzione. Lo ha ribadito ieri il comitato tecnico-scientifico richiamando gli italiani alla “Massima prudenza”. Il motivo di tale cautela è chiaro, bisogna che il fattore R0 rimanga sotto l’1 come in questi giorni per sperare di superare definitivamente la fase acuta.

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Gli esperti spiegano che la fase 2 è un banco di prova per giungere ad una nuova normalità, dunque se dovesse fallire si tornerebbe alla situazione di partenza: “è fondamentale perché ci sta traghettando verso un relativo ritorno alla normalità. Siamo sempre discretamente preoccupati, guardiamo come un incubo all’indice R con zero che deve restare sotto l’1. In altri Paesi un troppo veloce allentamento delle misure di contenimento ha causato una salita dell’indice sopra 1. Serve grande prudenza e ragionare settimana per settimana”.

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Fase 2: “Il Vaccino? Possibile entro un anno”

La fase di convivenza con il virus e l’obbligo di rispettare le norme di sicurezza potrebbe essere molto lunga. Se il Covid-19, infatti, non perde di aggressività o (meglio ancora) scompare, bisognerà attendere l’arrivo di un vaccino per considerarci al sicuro. Sulle tempistiche di sviluppo ci sono pareri discordanti: c’è chi ritiene possa essere pronto entro il 2021 e chi invece più cautamente spiega che le tempistiche sono solitamente ben più lunghe.

In tal senso arriva un parere confortante dall’Agenzia Europea del Farmaco. Uno dei suoi membri, Marco Cavaleri, ha spiegato che alcuni dei vaccini attualmente in sperimentazione potrebbero essere pronti entro breve: “Dai dati sugli studi in corso e se tutto procede come previsto, potrebbero essere pronti per l’approvazione tra un anno”. Tuttavia questo precisa che si tratta di uno scenario ottimistico poiché i vaccini in sperimentazione non è detto che ricevano l’autorizzazione e dunque “Potrebbero esserci ritardi”.

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