Giovane ucciso dal tumore | la protesta del vescovo | “Abbandonato da tutti”

Durante la messa della domenica avvenuta in diretta streaming, il vescovo parla del caso di un giovane ucciso dal tumore. “Nessuno lo ha voluto curare”.

Giovane ucciso tumore
Acerra giovane ucciso tumore Foto dal web

C’è un ennesimo giovane ucciso dal tumore nella Terra dei Fuochi. Si tratta del povero Stefano Sorano, di soli 24 anni. E pure stavolta don Antonio Di Donna, vescovo di Acerra, in provincia di Napoli, alza la voce per denunciare la cosa.

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E per sottolineare come questo ragazzo sia deceduto praticamente da solo, senza avere ricevuto cure e sostegno. Il vescovo ne ha parlato con toni duri nel corso della messa della domenica celebrata via streaming, facendo riferimento ad una “situazione ambientale del nostro territorio oramai dimenticata. Pure Stefano è morto contro natura, pure questo giovane è stato ucciso dal tumore risultato dell’inquinamento. La patologia che ha stroncato Stefano era nello specifico un sarcoma ai polmoni, emerso solamente pochi mesi fa, a 2019 inoltrato. La famiglia del ragazzo lamenta un atteggiamento di menefreghismo da parte del loro medico di base.

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Giovane ucciso tumore, la famiglia: “Il nostro medico di base non ha voluto visitarlo”

Quest’ultimo si sarebbe rifiutato di svolgere visite a domicilio per il timore di infettarsi da Covid-19. Stefano è morto così, con il padre ed i fratelli impotenti nel vederlo consumarsi nei suoi ultimi giorni. Lo stesso vescovo di Acerra nel 2018 realizzò una lista di nomi di bambini uccisi dal cancro, con la malattia connessa strettamente a quella che è la difficile situazione di inquinamento di quell’area. “Faccio appello agli ospedali affinché tornino alla normalità”, ha detto solennemente l’alto prelato. Le strutture ospedaliere della zona, così come quelle di tutta Italia, hanno dovuto dare precedenza alla cura dei casi legati all’epidemia in corso. “Si riprendano nelle nostre terre e negli ospedali le terapie, le visite dei medici, la vicinanza agli ammalati di tumore”. E non è mancato uno strale bello grosso rivolto alla politica da parte del vescovo. “Se solo chi prende le decisioni si impegnasse sul serio a combattere quello che da anni accade sul nostro territorio”.

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