Serie A Coronavirus, il governo apre: “Ma garantire la salute”

Il governo apre alla ripresa della Serie A dopo l’emergenza Coronavirus, lo rivela Sandra Zampa: “Ma bisogna garantire la salute”.

La sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, intervenuta su ‘Radio Punto Nuovo’, si è dimostrata abbastanza positiva rispetto a una ripresa del campionato di Serie A. I paletti sono legati ora ai numeri: meno contagi nei prossimi giorni potrebbero dare il via libera anche alla ripresa del campionato.

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Queste le sue parole: “Si va verso una soluzione ed è la soluzione che i tifosi di calcio si aspettano. Il via libera ancora non c’è, ma si va verso una buona direzione. Per ora il confronto riguarda l’allenamento individuale, oggi torneranno tutti a discutere del problema e la strada della soluzione è stata immaginata come una sorta di clausura della squadra”.

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Governo favorevole a ripresa Serie A dopo Coronavirus: ecco le condizioni

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L’esponente del governo Conte ci tiene a precisare che è allo studio un ‘modello italiano’ per la ripresa del campionato: “La Federcalcio chiede di anticipare, a questo punto la mediazione andrebbe in questa direzione: la squadra, l’allenatore, tutto lo staff, viene trattata come una grande famiglia che si mette da sola in una specie di clausura. Si apriranno le porte del centro sportivo, si entra tutti negativi, fanno gli allenamenti di squadra e dopo 15 giorni i dati epidemiologici ci diranno se si potrà fare un ulteriore passo. Così si può immaginare di tornare a giocare, dunque è un punto di mediazione che si sta facendo per la tutela dei giocatori e delle squadre con tutte le persone coinvolte. Questo è il modello italiano che garantisce la salute di tutti i componenti: entrano sani e devono restare sani”.

Nello stesso tempo, boccia la riapertura sul modello Bundesliga: “C’erano 4 positivi e ad oggi siamo a 10, scegliere un modello che porta il contagio a tutti, non è così lungimirante quel modello. Prima o poi non solo ci si ferma, ma ci si ferma facendo un grande danno alla salute degli atleti. L’idea che si continua fin quando non ci si trova positivo, non è geniale. Il CTS ha una mole enorme di lavoro. Mi hanno riferito che oggi si prosegue e confido nel fatto che sarà trovata una soluzione. Il Ministro Speranza è contrario alla ripartenza? Assolutamente no”.

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