Michelle Hunziker minacciata di morte dopo il caso Botteri

In seguito alle presunte offese rivolte a Giovanna Botteri, Michelle Hunziker è stata duramente attaccata sui social, persino con minacce di morte.

Il caso mediatico del momento è quello sulle presunte offese di ‘Striscia la Notizia‘ alla corrispondente Rai Giovanna Botteri. Tutto è cominciato quando nella trasmissione di Antonio Ricci è stato mandato in onda un servizio sulla giornalista. In questo si sottolineava come sui social fossero apparse prese in giro ai danni della Botteri per il suo abbigliamento, quindi si concludeva con una battuta sulla messa in piega.

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Nei giorni successivi alla messa in onda del servizio doppiato da Michelle Hunziker, sui social si è scatenato un putiferio. Diversi utenti hanno colto la palla al balzo per scagliarsi contro la conduttrice svizzera. La Hunziker è stata accusata di aver fatto body shaming ed è stata insultata. Inoltre, come sottolinea anche il marito in un post pubblicato sulla sua pagina, sono arrivate persino minacce di morte. Una reazione violenta ed ingiustificata che mostra ancora una volta come sui social non ci sia ancora il giusto livello di educazione e civiltà.

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Michelle Hunziker minacciata di morte dopo il caso Botteri

Visti i toni della polemica, gli autori del programma hanno pubblicato un comunicato stampa in cui spiegano che il servizio non era contro la giornalista, bensì a suo favore, poiché nei giorni precedenti erano stati molti media e molti utenti social ad ironizzare sull’aspetto della Botteri. La stessa spiegazione è stata data in diretta dai conduttori, e successivamente sui social dalla sola Michelle Hunziker.

Il punto, però, non è se Striscia abbia o meno ironizzato sulla giornalista. Ciò che è grave è che ci siano persone pronte a scagliarsi con violenza e minacciare di morte una donna con la scusa di difenderne un’altra. Giusto condannare episodi di discriminazione (in questo caso presunta), ma non lo si può fare discriminando l’autore o peggio minacciando lui e la sua famiglia. All’ingiustizia non si risponde con altra ingiustizia e quando questo verrà compreso sarà sempre troppo tardi.

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