Fase 2 Coronavirus, Reddito d’Emergenza: cos’è e chi ne ha diritto

Cos’ il Reddito d’Emergenza previsto nella fase 2 del Coronavirus: chi ne ha diritto e quali sono i requisiti di accesso, cosa sapere.

(CARLO HERMANN/AFP via Getty Images)

La novità più importante dal punto di vista economico della Fase 2 del Coronavirus in arrivo è il reddito d’emergenza. Si tratta di una misura da 800 euro per le famiglie in difficoltà, che potranno contare sul sostegno almeno per tre mesi.

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Il Rem è una “misura di sostegno al reddito per i nuclei familiari” per l’emergenza Covid-10, dice ancora la bozza. Le domande possono essere presentate entro il termine del mese di luglio 2020 e l’importo è “fino a un massimo non superiore a 800 euro mensili”, si legge nella bozza del decreto.

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Requisiti di accesso al Reddito d’Emergenza Coronavirus

(VINCENZO PINTO/AFP via Getty Images)

Il contributo viene “erogato per tre mensilità a decorrere dal mese in cui è stata presentata la domanda”, ma chi ne ha diritto? Si tratta di un contributo riconosciuto alle famiglie con residenza in Italia, un valore del reddito inferiore a una soglia pari all’ammontare del beneficio, un valore del patrimonio mobiliare inferiore a 10mila euro, +5mila euro per ogni componente successivo al primo e comunque entro i 20mila euro, un Isee inferiore ai 15mila euro. Il Rem parte da 400 euro mensili “fino ad un massimo comunque non superiore a 800 euro mensili”.

Un altro requisito per ottenere il Rem è “un valore del reddito familiare, nel mese precedente la richiesta del beneficio e in ciascuna mensilità che precede le erogazioni successive, inferiore ad una soglia pari all’ammontare del beneficio. Inoltre, i requisiti di accesso al Reddito di cittadinanza vengono ampliati in relazione alla situazione di crisi economica e sociale determinata dall’emergenza epidemiologica, viene spiegato ancora nella bozza del Dpcm su cui lavora il governo. In questo caso, la soglia del valore dell’indicatore della situazione economica equivalente (Isee) è incrementata da 9.360 euro a 10.000 euro; la soglia del valore del patrimonio immobiliare è incrementata e portata fino a 50.000 euro; la soglia del valore del patrimonio mobiliare è incrementata da 6.000 euro a 8.000 euro.

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