Emergenza coronavirus: il Brasile è il paese con il maggior numero di contagi al mondo

L’emergenza coronavirus in Brasile sembra peggiorare di giorno in giorno. Il paese sudamericano in questione sembra ormai essere il più contagiato a livello mondiale.

Lo studio che lo dimostra è stato condotto dall’Imperial College di Londra e stima che il numero di morti per coronavirus nel paese potrebbe raggiungere 5.000 nuove vittime nel giro di una settimana.

Emergenza coronavirus Brasile: ecco cosa sta succedendo

Emergenza coronavirus in Brasile

Un nuovo studio dell’Imperial College di Londra, una delle università più rinomate al mondo, stima che il Brasile abbia il più alto tasso di trasmissione della nuova malattia Covid-19.

Secondo lo studio, firmato da 47 ricercatori, il tasso di trasmissione del paese è di R2,81, con R0 che rappresenta un indice in cui ogni persona infetta non trasmette la malattia a nessuno. In media in Brasile, quindi, ogni persona affetta da covid-19 trasmette la malattia ad altre tre persone.

Il Paese si trova inoltre ad affrontare uno scenario di crescita del numero di decessi per malattie respiratorie. I decessi registrati negli uffici anagrafici indicano che nel paese è in atto una forte sottovalutazione dei casi di covid-19.

Le misure di allentamento della quarantena sono indicate per i paesi che hanno R1 o meno, come la Germania, che ha una velocità di trasmissione di R0,8. In Grecia, in media, ogni persona infetta trasmette il virus a meno di un individuo.

Brasile e Stati Uniti tra i paesi più colpiti dalla pandemia

Il Brasile e gli Stati Uniti sono paesi che stanno ancora attraversando la fase più critica della pandemia. Entrambi, infatti, potrebbero registrare 5.000 decessi durante la prossima settimana.

In totale, dieci paesi sono nel gruppo classificato come “rischio molto alto” in relazione ai possibili decessi causati dal coronavirus. Altri 22 sono classificati come a rischio di morte “relativamente basso”, con circa 100 decessi previsti per la prossima settimana.

La trasmissione del virus è in calo nei paesi fortemente colpiti dalla pandemia. Spagna e Italia, infatti, hanno fin da subito adottato strette misure di distanziamento sociale e hanno tenuto aperti solo le attività commerciali di prima necessità. 

Per quanto riguarda il Brasile, invece, lo stesso Presidente del paese non ha mai preso sul serio la gravità dell’emergenza.
Jair Bolsonaro, infatti, ha più volte ribadito che il coronavirus non è altro che un’influenza. 

Inoltre, non bisogna sottovalutare il fatto che più alto è il tasso di trasmissione del virus in un paese, maggiore è il rischio del collasso del sistema sanitario.

In Brasile il numero dei malati è ancora in crescita e non sembra volersi fermare. Lo stesso scenario è indicato dallo studio in altri otto paesi: Canada, India, Irlanda, Messico, Pakistan, Perù, Polonia e Russia.

Secondo i dati della Johns Hapkins University, al 29 aprile, in tutto il mondo, più di 3,1 milioni di persone sono state infettate dal nuovo coronavirus di cui 227.000 sono morte.

 

Dalla nostra inviata in Brasile Lucia Schettino

 

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